La vittoria contro il City come modello per il campionato
Che Juve contro la squadra di Guardiola! Una compagine tosta, volenterosa, aggressiva, che ha disputato una prova maiuscola con annessa una grande vittoria, ricca di significati e buoni auspici. I tre punti pesanti conquistati con il Manchester City hanno certificato una cosa inoppugnabile: la Juventus targata Thiago Motta necessitava assolutamente di svoltare in Champions, fornendo input importanti a tutta la stagione, una sorta di chiave di volta da replicare subito anche in campionato. La prestazione è stata corposa, fatta di tanto cuore, voglia e capacità di sacrificio per arrivare all'obbiettivo, e adesso Madama deve guardare avanti con più fiducia e soprattutto consapevolezza nei propri mezzi. Contro un City non allo zenith della forma ma sempre ricchissimo di super giocatori, i ragazzi bianconeri hanno giocato da squadra vera, da gruppo unito e voglioso di dimostrare il proprio valore, impreziosendo il match con prestazioni personali di comprovato livello e di grande lucentezza, segno che servono anche le performance personali per trascinare la Vecchia Signora a risalire in fretta. Una grande vittoria che ha messo in evidenza un Gatti dall’animo gladiatorio, un Danilo finalmente tornato ai fasti di un tempo e praticamente invalicabile, un Vlahovic che si è mosso e sbattuto per la squadra, vincendo duelli e marcando un gol fondamentale, e ancora l'abnegazione e lo spirito indomito di un Locatelli sontuoso in mezzo al campo, il quadro pregiato e fluorescente dipinto con la mezza rovesciata di McKennie, la saracinesca implacabile calata da Di Gregorio.
Insomma, queste prove diamantate hanno innescato tutta la squadra, che si è sacrificata, ha lottato, ha difeso con unghie e denti un risultato importantissimo. Mostrando grande carattere e un Dna Juve che sembravano persi per strada nelle ultime uscite, decisamente deludenti. Nel particolare, poi, il rotondo 2-0 inflitto a Gundogan e compagni, sottende diverse motivazioni che fanno finalmente sorridere anche Thiago Motta, allenatore umorale, che nella conferenza stampa post gara, è apparso decisamente soddisfatto e sollevato. Il successo di mercoledì sera fa bene alla graduatoria Champions della Juve e racconta di una situazione certamente positiva per i bianconeri, che ora possono affrontare le ultime due gare del girone con la convinzione di poter fare ancora molto, magari provando anche a centrare una posizione nei primi otto. Se solo fosse arrivato il successo in quel di Lille, partita strameritata da parte della Juve, la situazione sarebbe ottimale. Ma la vittoria di Champions ha raccontato anche di uno spirito nuovo e feroce che deve compattare ulteriormente la squadra, affrontando i prossimi impegni con la dovuta determinazione e fame, e sin da domenica, in casa con il Venezia, tutti si attendono una Goeba che sappia replicare volontà e cognizione della propria forza, perché portare a casa gare di questo spessore europeo serve a fortificare il gruppo, esaltare l’ambiente, mantenendo però piedi per terra e testa lucida. La Juve ha battagliato su ogni pallone come non si vedeva da mesi, ha provato più volte a pressare alto per limitare il raggio d’azione avversario e per contrastare il possesso palla ipnotico dei Citizens, ha concesso pochissimo nei duelli in ogni zona del campo, e soprattutto ha aggredito l’avversario sfruttando, al meglio, le incertezze e ripartendo con intensità, corsa veloce e cattiveria per far male agli inglesi. Da sottolineare anche la preparazione tattica sulla lavagna ad opera di Mister Motta che ha azzeccato tutte le mosse, a partire dalla formazione iniziale, fino ad arrivare ai cambi che qualche volta avevano destato qualche serio dubbio; e visto che finalmente l’infermeria si sta svuotando un po’ alla volta, per l’allenatore bianconero ci sarà l’importante chance di operare rotazioni e fare turnover, elemento assai importante visto anche il calendario fitto di impegni, da qui a gennaio.
Ultimo principio ma non meno importante, Madama è finalmente tornata alla vittoria, fattore questo che mancava da oltre un mese, dal successo nella stracittadina contro il Toro. Una summa di fondamenti importanti che devono entrare a far parte stabilmente del bagaglio della nuova Juventus e che devono fornire un’impronta basilare per il prosieguo della stagione, per cercare di raggiungere quella competitività feroce che diventa essenziale per cercare di battere gli avversari, in ogni tipo di torneo. Sabato sera contro il Venezia sarà una partita diversa, forse più complicata, perché dovranno essere le maglie bianconere a “fare la gara”, ma a livello di morale, voglia, carattere e coscienza nei propri mezzi questa Juve ha tutte le chance per tornare ad essere vincente anche in serie A. Se la retta via tracciata è quella vista contro il City, Motta e i suoi giocatori possono incominciare a sostenere una nuova filosofia che, necessariamente, dovrà avere i giusti riscontri dal campo: le squadre dominanti sono tali grazie alla continuità di risultati e alla fame atavica in ogni match. E partite come quella di mercoledì possono rivelarsi veri spartiacque all’interno di una stagione che, nella mente di tutti, deve essere quella del rilancio. L’appuntamento contro i lagunari sarà un vera prova del nove per capire se la Juventus è in grado di disputare più gare consecutive, mantenendo lo stesso livello, portando a casa vittorie e prestazioni forti, impregnate di spirito impavido e coraggio d’osare.