Trevisani: "Vlahovic? Non possono fare tutto gli altri e farlo segnare a porta vuota"
In una recente intervista a Fontana di Trevi su Cronache, Riccardo Trevisani ha commentato le recenti dichiarazioni di Dusan Vlahovic, criticando l’attaccante serbo per alcune giustificazioni che, a suo dire, potrebbero nascondere una mancanza di responsabilità. Il giornalista ha offerto una valutazione sulla stagione del centravanti della Juventus, elogiandone le qualità ma evidenziando alcune lacune.
Le critiche di Trevisani alle dichiarazioni di Vlahovic
Trevisani non ha gradito le parole del giocatore, che si è lamentato dei troppi compiti difensivi ricevuti nella Juventus di Thiago Motta:
“Si è lamentato che in Italia si difende troppo, che Thiago Motta gli dà troppi compiti difensivi. Non oso immaginare quelli che aveva prima con Allegri. Ma il problema è un altro: in Nazionale segna poco, con Allegri arrivavano pochi palloni, con Motta ha tanti compiti difensivi... a un certo punto ci devi pensare da solo. Non possono fare tutto gli altri e farti segnare a porta vuota.”
Secondo Trevisani, le parole di Vlahovic suonano come un tentativo di evitare le proprie responsabilità, mentre molti degli errori sotto porta sono da imputare a fattori mentali, più che fisici o tattici.
Un problema di testa, non di tattica
Il giornalista ha sottolineato come la fretta e l’ansia siano le principali cause degli errori del giocatore della Juventus:
“Vlahovic ha sbagliato dei gol anche al quinto minuto. Quindi non è una questione di stanchezza, ma di testa. Io l’unica giustificazione che vedo nei suoi errori è proprio questa.”
Per Trevisani, la punta deve imparare a gestire meglio la pressione e non cercare alibi nelle disposizioni tattiche o nei compiti difensivi assegnati dagli allenatori.
Elogi e previsioni per il futuro
Nonostante le critiche, Trevisani si è detto un grande estimatore di Vlahovic e ha pronosticato una stagione da protagonista per la punta:
“Io Vlahovic lo difenderò sempre, per me è un buonissimo giocatore, e sono convinto che finirà la stagione con 25-30 gol tra campionato, Champions e Coppa Italia.”
La valutazione si chiude con un invito alla punta a prendersi maggiori responsabilità per crescere ulteriormente:
“La giustificazione perenne no. In qualche gol sbagliato, di responsabilità ne ha, ed è ora che se le prenda.”