Barzagli: ''Allegri e Conte hanno un modo diverso di vedere il calcio. Ma c'è una cosa che li accomuna''
L'ex difensore della Juventus, Andrea Barzagli, ha rilasciato un'intervista a Fanpage in cui ha trattato vari argomenti come le divergenze tra Massimiliano Allegri e Antonio Conte e la sua vita dopo il ritiro.
LA VITA DOPO IL RITIRO - ''Faccio prevalentemente il papà tassista, sto dietro ai miei figli, cosa che ho fatto poco prima quando giocavo e poi mi dedico alle mie attività di business. Cosa di preciso? Ho un’attività vitivinicola in Sicilia, una volta al mese sono giù''.
CARRIERA DA ALLENATORE - ''Ho preso il patentino, poi per una sorta di non so cosa, non ho mai fatto il passo, non mi sono mai lanciato. È un’esperienza che vorrei provare e non so bene se ne sia capace o meno, per questo vorrei provare. Ho scelto di non continuare per queste mie indecisioni personali. Poi ci sono altre cose, su cui non torno su, che mi hanno fatto capire come è diverso il mondo oltre a fare il calciatore''.
BBC - ''C’è stato il momento in cui ci siamo messi a tre, era il momento del campionato dove abbiamo capito che potevamo giocarcelo. Stavamo crescendo come squadre e anche noi dietro, grazie anche a Gigi che era affermato. Noi tre abbiamo tutti esperienze ed età diverse ma in quel momento ci sentivamo a nostro agio come blocco difensivo e da lì è scaturita questa forza difensiva. Conte ha trovato il giusto equilibrio? Sì è stato lui, quell’anno lì iniziammo a giocare a 4 facendo vari cambiamenti fino a quando per far giocare tutti e tre ha trovato questo modulo dando risalto alle vere caratteristiche di ognuno. Nessuno aveva giocato frequentemente a tre e da lì sono venute fuori queste nuove caratteristiche con questa grande armonia tra noi, ci capivamo velocemente in quella Juve''.
ALLEGRI E CONTE - ''Una differenza gestionale, di modo di vedere anche il calcio. In comune hanno però la mentalità della vittoria, Allegri è stato intelligentissimo a portarsi dietro una squadra di giocatori che per tre anni è stata allenata Conte con fondamenta forti, con caratteristiche e modo di giocare coeso e lui è stato bravo a non stravolgere tutto ciò ma a cambiare piano piano, ad aprire un po’ di più la mente e rispetto ad Antonio ha dato un po’ più di libertà''.