Rolandi a RBN: "La Juventus più forte della storia? Ne indico due. A questa squadra servono rinforzi, altrimenti..."
Nel giorno del compleanno della Juventus, Radio Bianconera ha deciso di intervistare una mente storica come Luca Rolandi. Il giornalista e scrittore è stato interpellato dal nostro Marco Spadavecchia. Nel corso della trasmissione di Radio Bianconera, "Terzo Tempo" si è parlato di corsi e ricorsi storici. Del resto non poteva essere altrimenti nel giorno del compleanno della Vecchia Signora, che, secondo l'ospite ha trovato due massime espressioni: quella del primo ciclo di Marcello Lippi e quella della stagione del 1976-1977. Di seguito, proponiamo le sue parole, che analizzano anche la situazione attuale di Madama.
QUAL È LA JUVENTUS PIÙ FORTE? - "La Juventus più forte è stata quella del primo Lippi, visto che ha fatto tre finali di Champions consecutive, ha vinto la Supercoppa Europea e la Coppa Intercontinentale".
MENZIONE SPECIALE PER LA JUVENTUS 1976-1977 - "Io segnalerei anche la Juventus del 1976-1977, perché aveva conquistato la sua prima coppa europea. Quella stagione fu clamorosa perché vinse la Coppa UEFA. Di lì a poco ha vinto tutti i trofei internazionali. Quella squadra merita menzione, perché quel risultato dellla Coppa UEFA arrivò attraverso una squadra totalmente italiana.".
CHI PUÒ ESSERE IL LEADER ATTUALE DELLA JUVENTUS? - "Oggi a questa Juventus manca una forte ossatura di giocatori italiani. Bisogna cementare un gruppo che deve durare nel tempo. Attualmente la squadra può vantare giocatori come Cambiaso e Gatti. Chi può essere il leader della Juventus attuale? Forse oggi non abbiamo gente di grande personalità non solo in campo, ma anche fuori dal campo. Bisogna avere tanta pazienza. Bisogna far capire a chi gioca per la Juventus cosa vuol dire indossare quella maglietta lì, che è speciale".
L'ANALISI DEL PERIODO DELLA JUVENTUS DI OGGI - "Dopo tre anni si è sofferto, ma in cui si è anche vinto una Coppa Italia, c'era la necessità di svecchiare l'ambiente. Attualmente, però, abbiamo una rosa corta e questo ci penalizzerà. Arrivare tra le prime 24 della Champions sarà fattibile. Poi, però, bisogna investire sul mercato, altrimenti si rischia di giocare competizioni diverse da quelle della Champions League...".