Ceravolo a RBN: "Kean deve giocare sempre per poter rendere, alla Juve sarebbe rimasto in panchina"

L'ex dirigente della Juventus Franco Ceravolo ha parlato della squadra di Thiago Motta oggi ai microfoni di RBN nel corso di "Cose di Calcio", commentando innanzitutto le polemiche sorte dopo l'espulsione di Conceiçao contro il Cagliari, costata la squalifica al portoghese: "La valutazione degli arbitri è soggettiva perchè gli arbitri sono persone, questa è una cosa che non si può cambiare. La mia opinione è che su Conceiçao non ci fosse il rigore, ma allo stesso tempo credo che l'ammonizione sia stata esagerata dato che lui non ha protestato e nel caso in questione la differenza di fisico tra attaccante e difendente è netta, per cui uno sbilanciamento è plausibile anche senza che ci fosse volontà di fare il furbo da parte del portoghese".

Un commento quindi sull'avvio di stagione di Moise Kean a Firenze e gli eventuali rimpianti della Juventus riguardo l'attaccante, viste le difficoltà in avanti dei bianconeri, che si ritrovano con il solo Vlahovic come punta di ruolo: "Kean lo conosco da quando era un ragazzino ed ha potenzialità enormi, credo che gli serva però l'ambiente giusto per esplodere, un ambiente che gli permetta di giocare con continuità. In questa Juve non sarebbe stato titolare, la società ha deciso di puntare su Vlahovic conscia del fatto che da panchinaro Kean non avrebbe reso al 100%".