Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloternanaturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / juventus / Primo piano
Analisi tattica di Juventus - Napoli : difesa granitica ma attacco spuntatoTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 07:03Primo piano
di Nerino Stravato
per Bianconeranews.it

Analisi tattica di Juventus - Napoli : difesa granitica ma attacco spuntato

Lo 0-0 dell'Allianz Stadium tra i bianconeri e i partenopei guidati dall’ex Antonio Conte analizzato per voi da Bianconeranews

Schieramento iniziale e fase di non possesso

La Juventus parte per 10/11 con la stessa formazione  che pochi giorni prima ha affrontato il PSV, schierandosi con l’1-4-2-3-1. Kalulu scala al fianco di Bremer al posto dell’infortunato Gatti con Savona terzino destro. 

La fase difensiva sembra essere il punto forte di questo inizio stagione. La Juventus non si fa sorprendere dallo schieramento a sorpresa del Napoli, che abbandona la difesa a tre schierandosi con un 1-4-3-3 puro. Quando il Napoli prova a ripartire dal basso il pressing dei bianconeri è alto: Nico Gonzalez si affianca a Vlahovic nella pressione sui centrali e Savona si alza tanto per andare a chiudere su Oliveira. Conte prova a creare superiorità in mezzo, accentrando Politano vicino a McTominay preso in consegna da Locatelli. Cambiaso lo segue, assorbendo il suo movimento. Bremer prende Lukaku come riferimento a uomo così come Kalulu va su Kvaratskhelia. Questo potenziale 4 contro 4 viene disinnescato bene dagli uomini di Motta, che, anche questa volta, lasciano passare pochi palloni pericolosi dalle parti di Di Gregorio.

Fase di Possesso

Se della fase difensiva si tessono le lodi, lo stesso non si può dire di quella offensiva, il cui giudizio oggettivo è implacabile: 0 gol nelle ultime tre giornate di campionato.

La Vecchia Signora mostra un passo in avanti sul dominio del gioco, certificato anche dai dati sul possesso palla (65% totale). La grossa carenza oggettiva è sui tiri in porta: solo 1 nei 90 minuti contro i partenopei, che certifica una forte carenza nella zona di rifinitura. Abbiamo più volte analizzato la fase di costruzione della Juventus, che già contro il PSV ha fatto registrare dei miglioramenti anche con lo sfruttamento dell’ampiezza e l’attacco della profondità con la sovrapposizione dei terzini. La mobilità degli uomini di Motta è lodevole: Koopmainers spesso si allarga e si abbassa per andare a giocare il pallone, ma questo fa perdere qualità in zona di rifinitura dove magari l’altra mezz’ala Mckennie è più portato all’inserimento che al dialogo nello stretto. Altra nota dolente è purtroppo il centravanti. Oltre a non essere mai pericoloso, Vlahovic non riesce quasi mai a giocare spalle alla porta. E addirittura al minuto 29 del primo tempo, provando a girare un pallone in appoggio, effettua un passaggio sbagliato che concede una pericolosa palla a campo aperto agli azzurri. Nella ripresa Motta, lasciando di stucco un po’ tutti, sostituisce il serbo per dare le chiavi dell'attacco a Weah. La scelta però non paga. L’americano prova a fare movimenti per creare spazi ai compagni con scarsi risultati. Di contro il Napoli ha vita ancora più facile sui cross, non dovendo avere più a che fare con un cliente scomodo come il classe 2000 sulle palle alte. In fase di costruzione dal basso spesso è Locatelli a doversi abbassare per giocare il pallone, creando tanta distanza tra lui e le altre due mezze ali. Questo crea una distanza spesso eccessiva tra lui e le altre due mezze ali. Il numero 5, quindi, spesso conduce palla in avanti dando modo al Napoli di risistemarsi in marcatura.

 Conclusioni

La partita di sabato certifica che la nuova Juventus targata Motta è ancora in costruzione. I bianconeri sembrano aver trovato la quadra in fase di non possesso: cosa non da poco, se si ci attiene al mantra di Fabio Capello che recita “I campionati li vince chi subisce meno gol”.

A questo, però, va aggiunto un minimo sindacale di gol fatti, per i quali sicuramente il mister italo-brasiliano starà già pianificando soluzioni dal fischio finale del match dello Stadium.