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Analisi tattica Juventus-Como: ecco come si presenta la squadra bianconera di Mister Thiago Motta
giovedì 22 agosto 2024, 06:30Altre notizie
di Nerino Stravato
per Bianconeranews.it

Analisi tattica Juventus-Como: ecco come si presenta la squadra bianconera di Mister Thiago Motta

Dopo una calda attesa estiva, eccola la Juventus nella prima gestione ufficiale di Thiago Motta dopo un precampionato che ad alcuni ha fatto sollevare qualche dubbio sotto molti punti di vista.

SISTEMA STATICO E FASE DI NON POSSESSO

Il progetto tecnico del mister italo-brasiliano ha subito fornito una prestazione convincente.

Da un punto di vista statico, il sistema di gioco iniziale è un 1-4-2-3-1, con Yildiz schierato da trequartista puro alle spalle di Vlahovic. In fase di non possesso i bianconeri si posizionano con un classico 1-4-4-2, con Yildiz che si affianca a VlahovicWeah e Mbangula (piacevolissima sorpresa), che si abbassano sulla linea dei due centrali di centrocampo composta da Locatelli e Thuram. La pressione della squadra è forte sulla prima costruzione dei Comaschi, che lasciano al solo Reina la possibilità di giocare il pallone in tranquillità, aggredendo in modo feroce il primo destinatario del passaggio. Diverso è invece l’atteggiamento in caso di superamento della prima pressione: la squadra si ricompatta dietro la linea del pallone, lasciando il possesso agli avversari e cercando di recuperare il pallone all’interno della propria metà campo.

FASE DI POSSESSO E GIOCATORI CHIAVE

La fase di possesso, invece, è quella che mi ha colpito di più: parola d’ordine MOBILITÀ.

Detto che tutti gli 11 in campo sono importanti, a mio avviso, sono 3 gli elementi che si sono rivelati fondamentali in fase di costruzione: Di GregorioCambiaso e Yildiz. Partiamo dall’ex portiere del Monza: dopo questa partita probabilmente sarà chiaro ai più scettici il perché della scelta di Giuntoli e Motta di affidargli la porta bianconera…. Si potrebbe definire il regista con i guanti.

La sua abilità con i piedi consente di poter costruire con un 3-2 (immaginate un pentagono con lui come vertice)formato insieme ai due centrali difensivi e a Thuram affiancato da Cambiaso, che va a prendere la posizione di Locatelli. In questo modo è possibile liberare il terzino di sinistra, Cabal, che va ad allargarsi quasi a pestare la riga laterale, dando così una soluzione in più di gioco in uscita. Secondo giocatore in chiave tattica che merita un approfondimento è Cambiaso: partendo da una posizione di terzino destro, in fase di costruzione diventa un centrocampista a tutti gli effetti e, affiancato da Thuram, fa partire le azioni sfruttando l’ampiezza, garantita da Weah e Mbangula, e la profondità con i movimenti di VlahovicLocatelli e Yildiz. Proprio sul turco poso l’ultimo focus, in fase di costruzione, soprattutto partendo dalla rimessa dal fondo, lui si è rivelato fondamentale. In particolare la sua importanza si può apprezzare in una uscita palla da fondocampo di metà primo tempo: Bremer lo cerca con un passaggio forte, superando la prima linea di pressione. Ricevendo spalle alla porta marcato da un avversario, riesce a girarsi in maniera fantastica creando un 4 vs 4 a campo aperto.

Da segnalare anche nella ripresa il cambio di impostazione in costruzione, con Cambiaso spostato sulla linea dei trequartisti al posto dell’infortunato Weah, e l’ingresso di Savona (altra bella sorpresa) nella linea dei 4 dietro. Da lì in poi entrambi gli esterni difensivi si sono disposti in ampiezza con il 3-2 in costruzione formato dal portiere, i difensori e i centrocampisti centrali.

Da evidenziare poi, la presenza di uomini in area di rigore al momento del primo gol: ben 6, cosa che si vedeva di rado dalle parti dell’Allianz….

CONCLUSIONI

Il 3-0 finale rispecchia in pieno l’andamento della partita, dominata per la gran parte del match da parte della VecchiaSignora, subendo praticamente nulla e colpendo due pali insieme ad un gol annullato a Vlahovic per un fuorigioco di millimetri a inizio azione.

Certo, la quasi perfezione delle mosse sullo scacchiere tattico di mister Thiago è stato anche facilitato da un Como che non ha fornito una grande prestazione, ma se il buongiorno si vede dal mattino… Buondì Motta!