Rabiot leader della Juve di Allegri, ma il suo futuro resta incerto
ll primo a sdoganare la parola scudetto in casa Juventus è stato Rabiot, nell'immediato post gara contro l'Inter quando in un certo senso smentì la cautela di Allegri. “Nello spogliatoio ci crediamo”, rivelò il centrocampista, sulla scia del quale poi si sono espressi altri giocatori. Il francese dallo scorso anno è un perno inamovibile per i meccanismi dell'allenatore livornese che praticamente non ci rinuncia mai. Adrien è tatticamente ineccepibile: bravo nel contrastare, negli strappi e qualche volta va anche in gol. Dopo il record della passata stagione (11 reti), in quella attuale finora è a quota 3. Fermo restando il discorso tecnico, l'ex Psg è anche un vero leader all'interno dello spogliatoio, non a caso quest'anno è anche vice capitano. E quando ha indossato la fascia per l'assenza di Danilo, ha svolto il compito in maniera ineccepibile.
Lo scorso anno è stato Allegri ad insistere per il prolungamento di un anno del contratto di Rabiot, rimasto a Torino malgrado qualche offerta dall'estero, in particolare sponda Premier League. A giugno la Juve si troverà di fronte allo stesso problema. Rinnovo o addio? La mamma-agente Veronique tempo fa non si è espressa sulla possibilità che il figlio-assistito possa restare alla Continassa. Discorso con la dirigenza bianconera rinviato a fine stagione, ma è probabile che l'incontro tra le parti venga anticipato, anche perché la partecipazione alla prossima Champions è un elemento imprescindibile per Adrien. E facendo i dovuti scongiuri, l'obiettivo sarà raggiunto. Il nodo ingaggio è importante rispetto alla politica della Juve. Al momento Rabiot guadagna circa sette milioni, in sostanza l'ingaggio più alto della rosa, insieme a Vlahovic e considerando la sospensione di Pogba. Il giocatore dovrebbe accettare un rinnovo con ingaggio spalmato in più anni in modo che il lcub possa distribuire i costi in più bilanci. C'è poi un altro aspetto, è di natura affettiva e si chiama Allegri. Il legame tra i due è noto. La conferma del tecnico sarebbe una spinta in più per restare. Altrimenti, dopo cinque anni di matrimonio, le strade della Juve e di Rabiot potrebbero dividersi.