Pogba perno della nuova Juventus, ma occhio a tenuta fisica e ingaggio
“Pogba per noi è fondamentale. Puntiamo su di lui per trascinare i giovani”. Le parole di Giuntoli sulla centralità del francese nella Juventus del futuro, lasciano poco spazio alle interpretazioni. Ci sono però due punti fondamentali sui quali riflettere. Il primo è di natura fisica. Lo scorso anno, complici il periodo post operatorio e gli infortuni muscolari, il Polpo ha totalizzato 161 minuti di gioco tra campionato, Europa League e Coppa Italia. Praticamente nulla. Questo inevitabilmente innesca qualche dubbio sulla possibilità che possa recuperare il top della forma. Da tempo ormai Paul sta facendo lavoro differenziato, sperando di essere pronto ai nastri di partenza della nuova stagione. Potrebbe volare per gli Stati Uniti, ma forse solo per motivi d'immagine. Allegri lo ritiene fondamentale per il il suo progetto tecnico, il giocatore è animato dalla voglia di rivalsa e in un certo senso si sente in debito con società e tifosi. Aver respinto (al momento) le avances arabe, certifica l'amore verso i colori bianconeri.
L'altro elemento legato al rapporto tra Pogba e la Juventus è meramente economico. Il centrocampista, malgrado la società abbia usufruito degli sgravi fiscali del Decreto Crescita, ha l'ingaggio più elevato di tutta la rosa: 8 milioni netti l'anno più bonus fino al 2026, 10,5 il peso in bilancio. Tanti in questo momento storico, in cui la sostenibilità è una delle parole chiave. Lo ha ribadito lo stesso Giuntoli durante la conferenza stampa di presentazione. Non è da escludere che la dirigenza proponga al Polpo di ridiscutere il suo stipendio, considerando che nella passata stagione lo ha percepito per intero, nonostante sia stato quasi sempre fuori. Se il francese accettasse, sarebbe un atto d'amore verso la maglia bianconera. L'agente di Pogba Pimenta ha ribadito la voglia del suo assistito di riprendersi la Juve. Salvo nuove e irrinunciabili proposte dall'Arabia Saudita.