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Perché questo Francesco Acerbi è il Chiellini del 2025TUTTO mercato WEB
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giovedì 17 aprile 2025, 12:05Podcast TMW
di Marco Conterio

Perché questo Francesco Acerbi è il Chiellini del 2025

tmwradio
Ep. 572 - Perché questo Francesco Acerbi è il Chiellini del 2025
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Dopo Erling Haaland, dopo Romelu Lukaku, dopo una lunga lista di centravanti di livello Mondiale, Francesco Acerbi ha fermato anche Harry Kane. Nel Podcast di oggi di Tuttomercatoweb.com, con Marco Conterio, parliamo del perché questo Acerbi è il Chiellini del 2025.

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Inter-Bayern Monaco 2-2
(59’ Lautaro, 62’ Pavard; 52’ Kane, 77’ Dier)


Sommer 6,5 - Tante parate importanti e la solita affidabilità con i piedi, anche a dispetto del vento che sferza San Siro, ma il 2-2 di Dier arriva per una sua incertezza e regala all’Inter 15 minuti finali di paura.

Pavard 7,5 - È un grande rimpianto dei tifosi bavaresi, vista la fragilità difensiva della squadra di Kompany, e non fa nulla per lenirlo. Anzi: il suo primo gol con la maglia dell’Inter arriva proprio contro il passato, ed è dolcissimo per i nerazzurri. Sa di semifinale.

Acerbi 7 - Cliente complicato, quel Kane lì: si alza e si abbassa, in più questa volta ha Muller alle spalle che si infila negli spazi come nessun altro al mondo. Per fare male, però, devono girargli al largo.

Bastoni 7 - Fosse entrato quel tacco lì, San Siro sarebbe venuto giù senza bisogno di ruspe. Dier gli salta alle spalle ed è una pecca in una partita altresì perfetta. Dall’87’ Bisseck s.v..

Darmian 7 - Un monumento all’abnegazione, con tutte le difficoltà del caso. Sfiora il gol, e arriva il corner su cui poi segna Pavard. Grandissima fatica su Gnabry e poi Coman: la carta d’identità non mente. Ma alla fine c’è lui a svettare su Kane in area di rigore.


Barella 6,5 - Spaventa San Siro restando a terra dolorante in avvio, poi riparte in modalità trottolino. Stellare all’andata, al ritorno subisce in misura superiore il ritmo dei tedeschi e l’ingresso di Gnabry smonta la catena di destra. Dall’87’ Frattesi s.v.

Calhanoglu 6,5 - Un destro a giro fuori di poco, qualche verticalizzazione non sempre precisa, le solite palle inattive velenose. Soffre il pressing tedesco, e ne risente anche la percentuale di passaggi precisi.

Mkhitaryan 7,5 - Gioca a scacchi mentre gli altri si fermano a dama. L’età è un tema, e di conseguenza pure lo spunto in velocità: rimedia a tutto con intelligenza calcistica superiore. Si prende il centrocampo sulle spalle.

Dimarco 5,5 - Su Kane commette una leggerezza da scuola calcio al contrario: non si può lasciare così tanto spazio per tirare a uno così. Rimedia, in parte, con il calcio d’angolo che porta all’1-1 e avvia la rimonta nerazzurra. Dal 72’ Carlos Augusto 7 - Entra e mura Olise. Quello che serve da un sostituto.

Thuram 6,5 - Spunti e sgroppate, stavolta nessuna meraviglia come il tacco di Monaco. Ma combatte su tanti palloni e prova a tenere la squadra alta persino nel finale. Pecca un po’ di cinismo.

Lautaro 7,5 - Kane segna? E lui risponde. Vince ancora il duello con il centravanti inglese: il gol è di quelli che pesano doppio, perché spegna sul nascere il potenziale psicodramma nerazzurro e anzi avvia la rimonta. Sfodera un’altra prova gigantesca, dopo quella di Monaco, e chiude in riserva. Dall’81’ Taremi 5 - L’approccio che un subentrato non deve avere in una gara così.

Simone Inzaghi 7,5 - Difende l’impresa di Monaco: seconda semifinale in tre stagioni, tutto fuorché scontato. La sua Inter soffre il vento e la pressione del Bayern, ma quando ci si aspetterebbe il crollo ecco arrivare la reazione. È Squadra, con la s maiuscola assolutamente voluta.