
Bologna, Corazza su Cocchi: "Provammo a trattenerlo in tutti i modi, scelse la famiglia"
Matteo Cocchi ha dato una svolta alla sua carriera di calciatore martedì, esordendo in Champions League con la maglia dell'Inter. Il Resto del Carlino oggi dedica ampio spazio al giocatore, bolognese doc: "Era già uno dei migliori prospetti d’Italia quando lo abbiamo portato al Bologna". Lo dice Daniele Corazza, per 20 anni alla guida del settore giovanile rossoblù. "Lo prendemmo dal Reno Molinella, fece 3-4 anni con noi e prima di firmare il vincolo andò all’Inter. Quando arriva la chiamata di una squadra più blasonata è difficile resistere. La famiglia scelse di andare a Milano".
Non è però l’ennesima storia di una fuga dalla provincia: "Provammo a trattenerlo in tutti i modi. Intervenne la prima squadra con la dirigenza. La famiglia parlò con Di Vaio, Bigon e Sabatini. Riuscimmo però a raggiungere un accordo per la cessione onerosa, con una serie di bonus legati al prosieguo della carriera. Una cosa non scontata in queste situazioni. Fu fatto il possibile".
Sull'esordio in Champions: "Sono orgoglioso di questo, significa che è stato fatto un ottimo lavoro. All’epoca avrei voluto che Cocchi giocasse direttamente in Under17. Forse rimanendo con noi avrebbe accelerato i tempi".
Non è però l’ennesima storia di una fuga dalla provincia: "Provammo a trattenerlo in tutti i modi. Intervenne la prima squadra con la dirigenza. La famiglia parlò con Di Vaio, Bigon e Sabatini. Riuscimmo però a raggiungere un accordo per la cessione onerosa, con una serie di bonus legati al prosieguo della carriera. Una cosa non scontata in queste situazioni. Fu fatto il possibile".
Sull'esordio in Champions: "Sono orgoglioso di questo, significa che è stato fatto un ottimo lavoro. All’epoca avrei voluto che Cocchi giocasse direttamente in Under17. Forse rimanendo con noi avrebbe accelerato i tempi".
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