Calhanoglu che rimane all'Inter è un segnale all'Europa. L'anno prima sarebbe stato venduto

L'Inter ha cambiato passo? Perché c'è un passaggio nell'intervista di Hakan Calhanoglu, oggi al Corriere dello Sport, che fa capire come le cose siano lievemente cambiate in casa nerazzurra. "C’erano gli Europei e fino a che non sono finiti il mio procuratore non mi ha detto nulla. Poi mi ha chiamato dicendomi che c’erano queste opzioni. Io l’ho fermato subito e gli ho detto senza esitazioni: “Parla con l’Inter, non con me. Farò solo quello che vogliono loro”.

Al netto della dichiarazione d'amore del turco ai nerazzurri, c'è una questione di opportunità. L'Inter avrebbe potuto scegliere di monetizzare - lautamente - la cessione del turco, che ha 30 anni e che quindi difficilmente verrà valutato come nella passata estate. Di più, Calhanoglu è arrivato a parametro zero, quindi la plusvalenza, come per Onana, sarebbe stata praticamente completa. Invece i meneghini hanno deciso per la permanenza. In altre condizioni, soprattutto la scorsa estate con Suning, Calhanoglu sarebbe stato ceduto per ragioni di bilancio. Probabilmente anche in maniera giusta. Invece Oaktree vuole investire e ne ha le possibilità, tentando di mantenere la squadra la più competitiva possibile, non solo in Serie A.

Queste le altre parole di Hakan Calhanoglu. "Non posso fare altro che ringraziare questo club e la gente che ne fa parte. Mi hanno sempre aiutato e sostenuto. In particolare Ausilio. È stato importantissimo per me, sia sul piano sportivo sia su quelle personale. Mi ha dato fiducia e fatto capire che potevo essere un giocatore importante per l’Inter. E così è stato. Questo è il motivo per cui sarà sempre l’Inter a decidere per me".