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Klinsmann: "Campionato complicato, il Napoli non ha le coppe. L'Inter può vincere la Champions"
Ospite di Inter TV prima di Inter-Empoli dal terreno di San Siro, Jurgen Klinsmann ha parlato della stagione della squadra di Simone Inzaghi: "È sempre bello venire a Milano e qui a San Siro, soprattutto per vedere l'Inter, in una partita vera e importante. Il campionato è molto interessante, il Napoli sta facendo bene e ci sono anche altre squadre che corrono".
Che idea si è fatto di questo campionato? "Il campionato italiano è sempre molto molto competitivo. Questa situazione di oggi è un po' particolare, perché il Napoli è tornato quasi come due anni fa, allo stesso posto: l'Inter deve giocare tutte le competizioni, la Champions League è molto importante, mentre il Napoli gioca solo in campionato. Sarà molto difficile vincere lo scudetto, anche se ovviamente è possibile: spero che vinca la Champions League".
C'è un Klinsmann nell'Inter di oggi? "È un po' difficile, ognuno ha le sue caratteristiche e le sue qualità. A me piace tantissimo Marcus Thuram: ho giocato con suo padre a Monaco per due anni, poi ho seguito la crescita di Marcus in Bundesliga. Ero contentissimo quando è venuto in Italia, anche se non mi sarei aspettato che si adattasse così rapidamente al calcio italiano".
C'era qualche dubbio sul suo ruolo di attaccante quando è arrivato in Italia. "Ha impressionato tante persone, anche all'estero: in Germania non aveva fatto vedere tutte queste qualità. Ma è una dimostrazione del fatto che Simone Inzaghi sa migliorare i giocatori, soprattutto gli attaccanti. Poi c'è sempre Lautaro Martinez, che è un campione del mondo: si può prendere una pausa ogni tanto, ma resta fortissimo".
In generale, la rosa è di alta qualità.
"Sì, praticamente ha due rose, servono tanti giocatori per fare i cambi tra campionato e Champions League. Quando vengono i mesi della verità, da marzo ad aprile, una rosa così ampia può dare tanta fiducia".
Cosa le piace di più di questa Inter? "Io la seguo da fuori, vivo in America da 26 anni: mi piace come si buttano avanti insieme, come festeggiano dopo un gol. Come fanno vedere lo spirito di gruppo: sono tutti nazionali e mi fa piacere quando vedo che, appena c'è qualcosa di bello o anche di brutto, si danno sempre una mano. Sono sempre lì uno per l'altro, è importantissimo soprattutto per chi vuole vincere la Champions League".
Quanto è importante per Inzaghi avere dei giocatori così duttili nel calcio moderno? "È molto importante, tutti vogliono giocare e bisogna saper gestire un gruppo del genere, cercando l'equilibrio. È importantissimo il rapporto di Simone con tutti, a partire dalla società, che capisce subito di essere sulla stessa linea dell'allenatore anche quando le cose vanno meno bene".
Quanta strada può fare Bisseck? "Sembra un ragazzo molto positivo, pieno di energia e di voglia di migliorare. Non è ancora arrivato: ha un sacco da dare all'Inter, ma anche a se stesso. Farà bene anche con la nazionale".
Il live TMW di Inter-Empoli
Che idea si è fatto di questo campionato? "Il campionato italiano è sempre molto molto competitivo. Questa situazione di oggi è un po' particolare, perché il Napoli è tornato quasi come due anni fa, allo stesso posto: l'Inter deve giocare tutte le competizioni, la Champions League è molto importante, mentre il Napoli gioca solo in campionato. Sarà molto difficile vincere lo scudetto, anche se ovviamente è possibile: spero che vinca la Champions League".
C'è un Klinsmann nell'Inter di oggi? "È un po' difficile, ognuno ha le sue caratteristiche e le sue qualità. A me piace tantissimo Marcus Thuram: ho giocato con suo padre a Monaco per due anni, poi ho seguito la crescita di Marcus in Bundesliga. Ero contentissimo quando è venuto in Italia, anche se non mi sarei aspettato che si adattasse così rapidamente al calcio italiano".
C'era qualche dubbio sul suo ruolo di attaccante quando è arrivato in Italia. "Ha impressionato tante persone, anche all'estero: in Germania non aveva fatto vedere tutte queste qualità. Ma è una dimostrazione del fatto che Simone Inzaghi sa migliorare i giocatori, soprattutto gli attaccanti. Poi c'è sempre Lautaro Martinez, che è un campione del mondo: si può prendere una pausa ogni tanto, ma resta fortissimo".
In generale, la rosa è di alta qualità.
"Sì, praticamente ha due rose, servono tanti giocatori per fare i cambi tra campionato e Champions League. Quando vengono i mesi della verità, da marzo ad aprile, una rosa così ampia può dare tanta fiducia".
Cosa le piace di più di questa Inter? "Io la seguo da fuori, vivo in America da 26 anni: mi piace come si buttano avanti insieme, come festeggiano dopo un gol. Come fanno vedere lo spirito di gruppo: sono tutti nazionali e mi fa piacere quando vedo che, appena c'è qualcosa di bello o anche di brutto, si danno sempre una mano. Sono sempre lì uno per l'altro, è importantissimo soprattutto per chi vuole vincere la Champions League".
Quanto è importante per Inzaghi avere dei giocatori così duttili nel calcio moderno? "È molto importante, tutti vogliono giocare e bisogna saper gestire un gruppo del genere, cercando l'equilibrio. È importantissimo il rapporto di Simone con tutti, a partire dalla società, che capisce subito di essere sulla stessa linea dell'allenatore anche quando le cose vanno meno bene".
Quanta strada può fare Bisseck? "Sembra un ragazzo molto positivo, pieno di energia e di voglia di migliorare. Non è ancora arrivato: ha un sacco da dare all'Inter, ma anche a se stesso. Farà bene anche con la nazionale".
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