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Leonardo svela: "Dal Milan all'Inter per Moratti, ma arrivare dopo il Triplete fu complicatissimo"
Dopo i tira e molla da dirigente del PSG, ora Leonardo ha occhi e orecchie aperti in circa di una nuova avventura. Nel frattempo, però, nell'intervista concessa al podcast di Alessandro Cattelan, 'Supernova', il 55enne brasiliano si è voluto soffermare più sul suo passato a tinte rossonere e nerazzurre, tra picchi di ex calciatore e allenatore.
A partire dal concitato trasferimento da una sponda all'altra del naviglio, da Milan ad Inter da tecnico: "Io sono andato all’Inter per Moratti. Una persona come lui, che mi parla in quel modo, per il rapporto che avevamo… non sono riuscito a dire di no. Arrivai dopo il Triplete e fu complicatissimo, anche perché ero molto legato al Milan: è vero che ero uscito con un litigio, ma non conta nulla se sei stato lì per 14 anni", ha confessato in prima battuta Leonardo.
Proseguendo: "Il presidente (Moratti, ndr) fu determinante: io lo adoro, lo ammiro, è sempre stato così. Mi chiama a casa sua, era quasi mezzanotte, pochi giorni prima di Natale, un contesto allucinante e io accetto. Prima di andare chiamo Galliani e gli riferisco quanto stava succedendo. 'Non ti parlo più', mi dice lui, allora rispondo 'Lo so ma io volevo dirtelo, è così'. Non mi ha dato la benedizione ma il suo silenzio mi ha permesso di essere più libero", il retroscena con l'allora direttore sportivo del Diavolo.
Ma per l'attuale dirigente del Monza ha riservato solo parole al miele: "Galliani è un'altra persona che stimo tanto, è un esempio. Se oggi mi chiamasse per fare qualsiasi cosa, ci andrei. Sia lui che Moratti hanno inciso tantissimo nelle mie scelte: è difficile capire il rapporto che avevo con l'ex presidente nerazzurro. Carlotta, sua figlia, era molto attiva con le organizzazioni no profit e facevamo un sacco di cose insieme. Io e lui ci incontravamo sempre, avevamo un rapporto che durava da 10-15 anni".
A partire dal concitato trasferimento da una sponda all'altra del naviglio, da Milan ad Inter da tecnico: "Io sono andato all’Inter per Moratti. Una persona come lui, che mi parla in quel modo, per il rapporto che avevamo… non sono riuscito a dire di no. Arrivai dopo il Triplete e fu complicatissimo, anche perché ero molto legato al Milan: è vero che ero uscito con un litigio, ma non conta nulla se sei stato lì per 14 anni", ha confessato in prima battuta Leonardo.
Proseguendo: "Il presidente (Moratti, ndr) fu determinante: io lo adoro, lo ammiro, è sempre stato così. Mi chiama a casa sua, era quasi mezzanotte, pochi giorni prima di Natale, un contesto allucinante e io accetto. Prima di andare chiamo Galliani e gli riferisco quanto stava succedendo. 'Non ti parlo più', mi dice lui, allora rispondo 'Lo so ma io volevo dirtelo, è così'. Non mi ha dato la benedizione ma il suo silenzio mi ha permesso di essere più libero", il retroscena con l'allora direttore sportivo del Diavolo.
Ma per l'attuale dirigente del Monza ha riservato solo parole al miele: "Galliani è un'altra persona che stimo tanto, è un esempio. Se oggi mi chiamasse per fare qualsiasi cosa, ci andrei. Sia lui che Moratti hanno inciso tantissimo nelle mie scelte: è difficile capire il rapporto che avevo con l'ex presidente nerazzurro. Carlotta, sua figlia, era molto attiva con le organizzazioni no profit e facevamo un sacco di cose insieme. Io e lui ci incontravamo sempre, avevamo un rapporto che durava da 10-15 anni".
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