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Torchia: "Rugani entusiasta dell'esperienza all'Ajax. E sul mercato estivo dico..."
Ospite di TMW Radio, durante Maracanà, è stato l'agente Davide Torchia. Ecco le sue parole:
Che cosa pensa della nuova finestra di mercato dal 1° al 10 giugno?
"C'è più interesse a sapere la seconda parte del mercato e la sua fine. In questa finestra si aiutano i club che partecipano al nuovo Mondiale per club, con contratti che scadono proprio durante questo evento. Si può così poi anticipare anche qualcosa per l'anno successivo. E' stato giustamente allargato a tutti, altrimenti darebbe un vantaggio a Inter e Juventus, così la concorrenza può anticipare qualche discorso per la stagione successiva. Sulla seconda finestra, sappiamo che si aprirà a luglio e vedremo quando si concluderà. Io spero che si chiuda giustamente prima dell'inizio del campionato. Per tutti, allenatori, presidente, è meglio chiudere certi discorsi prima dell'inizio del campionato".
Agente ormai figura importantissima nel panorama mondiale. Come si evolverà in futuro?
"Per me cambierà, ci sarà un'evoluzione perché bisogna avere una via di mezzo tra l'agente tradizionale, che prende il calciatore da ragazzo e lo fa crescere sotto tanti aspetti, rispetto a quello moderno che è più un procacciatore di affari. In questo caso qui si tende più ad avere la grandissima società che gestisce i calciatori. In Italia ancora non hanno sfondato le agenzie rispetto all'estero, resiste la figura dell'agente".
Rugani all'Ajax: un primo bilancio di questa esperienza?
"Ha avuto un infortunio e siamo arrivati che non era ancora a posto. E' partito due mesi indietro rispetto agli altri in una squadra che va già a 200 all'ora. La cosa positiva è che ha giocato molto bene quando è stato chiamato in causa, ha portato le proprie certezze maturate in Italia e sta provando di migliorare quello che in Olanda sanno fare meglio, come la gestione della palla. Lui si trova bene, è entusiasta dell'ambiente e dell'allenatore Farioli, che è veramente molto bravo. E spero di rivedere in Italia questo tecnico, perché è uno davvero importante. E' un '89 Farioli, potrebbe quasi giocare ancora, è giovane ed è incredibile".
Che cosa pensa della nuova finestra di mercato dal 1° al 10 giugno?
"C'è più interesse a sapere la seconda parte del mercato e la sua fine. In questa finestra si aiutano i club che partecipano al nuovo Mondiale per club, con contratti che scadono proprio durante questo evento. Si può così poi anticipare anche qualcosa per l'anno successivo. E' stato giustamente allargato a tutti, altrimenti darebbe un vantaggio a Inter e Juventus, così la concorrenza può anticipare qualche discorso per la stagione successiva. Sulla seconda finestra, sappiamo che si aprirà a luglio e vedremo quando si concluderà. Io spero che si chiuda giustamente prima dell'inizio del campionato. Per tutti, allenatori, presidente, è meglio chiudere certi discorsi prima dell'inizio del campionato".
Agente ormai figura importantissima nel panorama mondiale. Come si evolverà in futuro?
"Per me cambierà, ci sarà un'evoluzione perché bisogna avere una via di mezzo tra l'agente tradizionale, che prende il calciatore da ragazzo e lo fa crescere sotto tanti aspetti, rispetto a quello moderno che è più un procacciatore di affari. In questo caso qui si tende più ad avere la grandissima società che gestisce i calciatori. In Italia ancora non hanno sfondato le agenzie rispetto all'estero, resiste la figura dell'agente".
Rugani all'Ajax: un primo bilancio di questa esperienza?
"Ha avuto un infortunio e siamo arrivati che non era ancora a posto. E' partito due mesi indietro rispetto agli altri in una squadra che va già a 200 all'ora. La cosa positiva è che ha giocato molto bene quando è stato chiamato in causa, ha portato le proprie certezze maturate in Italia e sta provando di migliorare quello che in Olanda sanno fare meglio, come la gestione della palla. Lui si trova bene, è entusiasta dell'ambiente e dell'allenatore Farioli, che è veramente molto bravo. E spero di rivedere in Italia questo tecnico, perché è uno davvero importante. E' un '89 Farioli, potrebbe quasi giocare ancora, è giovane ed è incredibile".
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