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La Lazio aveva finito il ciclo degli Immobile e dei Sarri. Baroni può fare come Inzaghi?
"Immobile, Luis Alberto e Felipe Anderson via? Non sono stupito, la sensazione all’interno dell’ambiente è che il ciclo fosse finito. Lotito a cena è uno spasso, poi ci puoi litigare discutendo di calcio". Le parole di Maurizio Sarri sulla Lazio spiegano il perché ci fosse aria di baruffa in casa capitolina. Le turbolenze erano iniziate già l'estate precedente, con le richieste di alcuni giocatori - in particolare Berardi, Ricci e Kerkez - per cercare di alzare il livello. Ne sono arrivati diversi, come Isaksen, Rovella e Pellegrini, con caratteristiche simili ma che non erano quelli richiesti dal tecnico. E alle volte Fabiani e Lotito erano andati direttamente contro le scelte del tecnico che preferiva, eventualmente, anche altre situazioni.
Così è quasi normale la risposta alla domanda se si era pentito o meno della propria scelta di dimettersi. "No. Per me era un momento di fragilità interiore e personale. C’erano situazioni che non mi piacevano. In quei casi: o rinnovi l’allenatore o lo esoneri. O il tecnico si dimette. E io l’ho fatto".
Non una riga di più sulla Lazio. Eppure di cose da dire ce n'erano. Probabilmente meglio evitare di parlare di un periodo che è stato perlomeno turbolento anche dopo il suo addio, con l'arrivo di Tudor e le sue dimissioni di quest'estate. Baroni, in questo senso, è riuscito a entrare in un momento di ristrutturazione, un po' come successo con Inzaghi con Bielsa. Qualora dovesse riuscire a seguirne le orme, probabilmente sarà stato anche per la chiusura di un ciclo che era partito proprio con l'attuale allenatore dell'Inter.
Così è quasi normale la risposta alla domanda se si era pentito o meno della propria scelta di dimettersi. "No. Per me era un momento di fragilità interiore e personale. C’erano situazioni che non mi piacevano. In quei casi: o rinnovi l’allenatore o lo esoneri. O il tecnico si dimette. E io l’ho fatto".
Non una riga di più sulla Lazio. Eppure di cose da dire ce n'erano. Probabilmente meglio evitare di parlare di un periodo che è stato perlomeno turbolento anche dopo il suo addio, con l'arrivo di Tudor e le sue dimissioni di quest'estate. Baroni, in questo senso, è riuscito a entrare in un momento di ristrutturazione, un po' come successo con Inzaghi con Bielsa. Qualora dovesse riuscire a seguirne le orme, probabilmente sarà stato anche per la chiusura di un ciclo che era partito proprio con l'attuale allenatore dell'Inter.
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