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Ultras in silenzio, anche ex leader di Inter e Milan si avvalgono della facoltà di non rispondere
Nuovi aggiornamenti in merito alle indagini che stanno portando avanti dalla Procura della Repubblica di Milano sui giri illeciti nelle curve di Inter e Milan. Iniziati ieri, sono proseguiti anche oggi gli interrogatori di garanzia in carcere e prosegue la linea del silenzio condiviso portata avanti dagli indagati.
Quest'oggi, mentre il procuratore di Milano, Marcello Viola, incontrava i legali delle due società per il procedimento di prevenzione aperto sulle due società (non sono indagate), i cinque ultrà interrogati oggi si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Silenzio totale dunque anche per Marco Ferdico e Luca Lucci, ormai ex capi rispettivamente delle curve di Inter e Milan.
Questa intanto l'opinione dell'ex procuratore federale Pecoraro, intervistato nelle scorse ore: "Dobbiamo distinguere i casi. Se sono coinvolti personaggi appartenenti alla società, allora si potrebbe procedere con delle penalizzazioni o con delle sanzioni disciplinari dal punto di vista sportivo. Invece, se dovesse essere un caso simile a quello che ha coinvolto la Juventus all'epoca, si ricorre a sanzioni di carattere pecuniario. Mi meraviglierei se Simone Inzaghi fosse coinvolto nell’inchiesta e mi auguro che non lo sia. Lo conosco molto bene, è stato a Roma diversi anni. Se c’è un coinvolgimento diretto da parte della società allora si è passibili di sanzioni disciplinari”.
Quest'oggi, mentre il procuratore di Milano, Marcello Viola, incontrava i legali delle due società per il procedimento di prevenzione aperto sulle due società (non sono indagate), i cinque ultrà interrogati oggi si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Silenzio totale dunque anche per Marco Ferdico e Luca Lucci, ormai ex capi rispettivamente delle curve di Inter e Milan.
Questa intanto l'opinione dell'ex procuratore federale Pecoraro, intervistato nelle scorse ore: "Dobbiamo distinguere i casi. Se sono coinvolti personaggi appartenenti alla società, allora si potrebbe procedere con delle penalizzazioni o con delle sanzioni disciplinari dal punto di vista sportivo. Invece, se dovesse essere un caso simile a quello che ha coinvolto la Juventus all'epoca, si ricorre a sanzioni di carattere pecuniario. Mi meraviglierei se Simone Inzaghi fosse coinvolto nell’inchiesta e mi auguro che non lo sia. Lo conosco molto bene, è stato a Roma diversi anni. Se c’è un coinvolgimento diretto da parte della società allora si è passibili di sanzioni disciplinari”.
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