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Montella: "Italia, l'epilogo non me lo aspettavo. L'eliminazione ha deluso un po' tutti"
Vincenzo Montella, commissario tecnico della Turchia, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport alla vigilia della partita contro l'Austria, valida per gli ottavi di finale dell'Europeo: "Ci sono dei gialli inspiegabili, non voglio essere critico perché ho visto anche altre partite ma se arriva la squalifica dopo due ammonizioni, il giallo diventa determinante soprattutto se è ingiusto. A noi è successo con Calhahnoglu, con Samet (Akaydin, ndr): ci sta ma avremo due assenze importanti".
Chi giocherà al posto di Calhanoglu?
"Qualcuno giocherà... (sorride, ndr). È un’emozione e un orgoglio rappresentare un paese grande e bello come la Turchia, e numeroso specie qui in Germania. È una partita importante, sia professionalmente che umanamente".
L'Austria è una squadra che può impensierirvi?
"Abbiamo perso con l'Austria l’ultima amichevole anche pesantemente (0-6 a marzo, ndr), è una partita diversa e di un altro livello, è un ottavo. Noi rispettiamo molto l’Austria, sappiamo i loro punti di forza. Forse è la squadra più forte per certi aspetti, nel recupero palla, nell’aggressività offensiva e nelle transizioni ma noi abbiamo le nostre carte e giocheremo sui nostri punti di forza".
Il fattore emotivo può fare la differenza?
"L’abitudine è importante, abbiamo alcuni ragazzi giovani, siamo una delle poche squadre che nell’ultima partita ha iniziato con due 2005, siamo giovani ma a volte la gioventù ti porta a essere più spensierato. A volte è meglio che avere esperienza".
Si aspettava l'eliminazione dell'Italia?
"Sinceramente l’epilogo non me l’aspettavo, nessuno si aspettava chissà che, alla vigilia nessuno la pronosticava tra le favorite o le prime 4, ma l’uscita di questo tipo ha deluso un po’ tutti”.
Chi giocherà al posto di Calhanoglu?
"Qualcuno giocherà... (sorride, ndr). È un’emozione e un orgoglio rappresentare un paese grande e bello come la Turchia, e numeroso specie qui in Germania. È una partita importante, sia professionalmente che umanamente".
L'Austria è una squadra che può impensierirvi?
"Abbiamo perso con l'Austria l’ultima amichevole anche pesantemente (0-6 a marzo, ndr), è una partita diversa e di un altro livello, è un ottavo. Noi rispettiamo molto l’Austria, sappiamo i loro punti di forza. Forse è la squadra più forte per certi aspetti, nel recupero palla, nell’aggressività offensiva e nelle transizioni ma noi abbiamo le nostre carte e giocheremo sui nostri punti di forza".
Il fattore emotivo può fare la differenza?
"L’abitudine è importante, abbiamo alcuni ragazzi giovani, siamo una delle poche squadre che nell’ultima partita ha iniziato con due 2005, siamo giovani ma a volte la gioventù ti porta a essere più spensierato. A volte è meglio che avere esperienza".
Si aspettava l'eliminazione dell'Italia?
"Sinceramente l’epilogo non me l’aspettavo, nessuno si aspettava chissà che, alla vigilia nessuno la pronosticava tra le favorite o le prime 4, ma l’uscita di questo tipo ha deluso un po’ tutti”.
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