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Tudor: "No polemiche, ma se mi chiedete dove si può migliorare, vi ricordo che siamo primi"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
domenica 12 maggio 2024, 15:23Serie A
di Ivan Cardia

Tudor: "No polemiche, ma se mi chiedete dove si può migliorare, vi ricordo che siamo primi"

La Lazio vince nel giorno in cui l'Olimpico ha celebrato i cinquant'anni dal primo scudetto del club, firmato Tommaso Maestrelli. Igor Tudor, dopo il 2-0 sull'Empoli, analizza la partita ai microfoni di Sky: "È una bella giornata, è una bella festa. È stato emozionante vedere tutte quelle bandiere, tutte quelle persone: l'abbiamo conclusa con una vittoria importante, sofferta, alla fine la qualità è uscita. Ci avvicina al traguardo dell'Europa, poi vedremo dove arriveremo alla fine. Non c'erano obiettivi, l'unico era di fare il meglio possibile: stiamo facendo un bel percorso e devo fare i complimenti ai ragazzi. Non era facile, tra il caldo e la bella organizzazione dell'Empoli".

16 punti in 7 partite, perché ha voluto rimarcare questo dato?
"Non c'è nessuna chiarezza da fare, se uno ti chiede cosa si può migliorare cosa rispondi? Dici che da quando sei arrivato sei primo in classifica, senza nessuna polemica. Se uno ti chiede cosa migliorare, credo sia giusto far notare che si è primi".


Ha dato alla squadra un calcio più verticale, si può migliorare sulle palle perse?
"Lei mi fa un'analisi dopo che abbiamo vinto 2-0, legata all'Empoli. È una roba che sembra che siamo stati… Mette negatività, io non farei quest'analisi. Poi nel dettaglio si può migliorare, due o tre volte sono state per colpa del campo secco e abbiamo sbagliato. Era una gara tosta, tutte in Serie A lo sono, poi l'Empoli gioca sporco e vuole sfruttare gli sbagli. Oggi abbiamo avuto un grande portiere, fa parte del gioco: io in queste otto nove gare non ricordo tante paratone sulle quali il nostro portiere ci ha salvato. Oggi giustamente sono da sottolineare le due grandi parate di Mandas, che ci hanno salvato".

Come sta lavorando per portare tutta la squadra dalla sua parte, dopo essere subentrato a Sarri?
"È una domanda giusta, sono cose di calcio: tutti abbiamo vissuto lo spogliatoio, non cambia mai. Io ho tante persone che sono brave, giuste, con dei valori. Questo ti facilita, poi è chiaro che tutti vogliono giocare e possono farlo solo in undici: non è mai semplice, ma la grande disponibilità di tutti mi ha sempre aiutato. Il giocatore si deve adattare in fretta ed è successo, poi i risultati sono arrivati. È un compito difficile, magari mi è successo che qualcuno fa una buona gara e poi non ha giocato: a volte è difficile scegliere, sono arrivato a metà campionato con le difficoltà che questo ti porta, con un calcio diverso e altre gerarchie. Devi essere giusto nei confronti dei giocatori: puoi scegliere, ma in buona fede".