
Pistocchi: "Rosa Inter con 13/14 titolari di valore, il resto non è granché. E gli infortuni..."
Il giornalista Maurizio Pistocchi fornisce la sua chiave di lettura sul terzo ko in cinque derby disputati in questa stagione dall'Inter col Milan: "Singolare come in Italia le valutazioni cambino in fretta in base ai risultati: quando vinceva, Inzaghi era il più bravo di tutti e l’Inter la squadra con la rosa più forte, oggi c’è chi parla di fallimento e di giocatori scarsi. “In medio stat virtus”, la verità sta nel mezzo: Inzaghi è un bravo allenatore, e ha fatto rendere al massimo, con una proposta di calcio sempre uguale e gradevole, una rosa che, a parte 13/14 titolari, non è granché.
Gli infortuni -Dumfries, Zielinski e Thuram - hanno privato il tecnico di giocatori importanti, e in attacco non ci sono alternative credibili a Lautaro e Thuram. Detto questo, mentre a Bologna l’Inter aveva fatto male, non creando nulla, con il Milan nel 1^tempo ha fatto la partita, colpito una traversa e sprecato due palle gol (Darmian Lautaro) andando sotto 2-0 con i primi due tiri subiti.
La prova, sino alle 4 sostituzioni operate da Inzaghi al 53’, era stata positiva, con alcuni picchi (Bisseck, ottimo su Leao, Asllani, preciso e attento, Barella, sempre nel vivo) mentre da quel momento in poi ho visto solo tanta confusione (a parte Zalewski, brillante e incisivo ) e poche idee.
In sostanza, la squadra con gli 11/13 titolari esprime quasi sempre un buon calcio, ma quando vengono sostituiti- seguendo uno schema spesso prevedibile - il livello scende: la domanda è: calciatori non all’altezza ( responsabilità di chi li ha presi) o ancora impreparati (responsabilità del tecnico)?
Archiviata la Coppa Italia, i nerazzurri hanno di fronte due settimane di fuoco, con il doppio confronto con il Barcellona e le sfide con Roma e Verona in campionato: in 15 gg si giocano tutta la stagione, freschezza atletica e mentale saranno decisive: la Champions League porta via tantissime energie, per sostenere un tour de force così pesante giocatori e staff non possono fare errori".







