
L'avv. D'Onofrio: "Ricci e gli altri indagati rischiano solo se hanno scommesso sul calcio"
Quest'oggi è stato riaperto un nuovo filone legato alle scommesse dei calciatori, che coinvolgerebbe 12 esponenti della Serie A attuale o passata.
Oltre a Fagioli e Tonali, che hanno già scontato a livello sportivo e rischierebbero una condanna penale in quanto "promotori" delle piattaforme illegali, sono finiti sul taccuino degli inquirenti Florenzi (Milan), Zaniolo (Fiorentina), Perin e McKennie (Juventus), Paredes (Roma), Di Maria (Benfica, ma ai tempi Juve), Bellanova (Atalanta), Ricci (Torino); Buonaiuto (Padova), Cancellieri (Parma) e Firpo (Leeds).
Nomi altisonanti e colonne della Nazionale che, però, secondo l'avvocato Paco D'Onofrio non rischiano sanzioni sportive. Di seguito le sue parole ai microfoni di Cronache di Spogliatoio: "A livello sportivo, Fagioli e Tonali hanno già scontato la propria pena. Da chiarire se gli altri hanno scommesso sul calcio. La differenza tra Fagioli-Tonali e gli altri sta nel ruolo avuto nella vicenda. Quello dei primi due non sarebbe stato solo passivo, ma anche attivo (promuovendo le piattaforme, ndr). Fagioli e Tonali hanno già scontato la propria pena a livello sportivo e quanto emerso nelle ultime ore non li condizionerà, da quel punto di vista".
La discriminante per gli altri giocatori coinvolti, invece, starebbe nella scommessa fatta: "I tesserati commettono illecito federale solo se scommettono su eventi FIGC, UEFA e FIFA. Possono farlo su altri sport e sulle piattaforme virtuali. Se però dovesse essere confermata l'illegalità della piattaforma, rischierebbero una condanna a livello penale. Chiné, invece, entrerebbe in gioco solo se emergesse che questi calciatori hanno scommesso anche sul calcio. Se la Procura FIGC verifica e conferma che non ci sono state scommesse di quel tipo, archivierà tutto".
A livello penale, si legge, sono Tonali e Fagioli i giocatori maggiormente a rischio: arresto fino a tre mesi e multa fino a 500€. Gli altri esponenti, indagati solo per le scommesse su piattaforme illegali, possono sanare la contravvenzione con un'oblazione, pagando una multa da 250€.







