Ventola: "Tante squadre mi volevano, anche il Chelsea. Scelsi l'Inter per Ronaldo"

Nicola Ventola, ex attaccante dell'Inter, ha ripercorso la sua carriera in un'intervista rilasciata a Radio Tv Serie A, soffermandosi sul suo legame con la squadra nerazzurra, dei compagni di squadra, delle sue scelte di mercato e delle difficoltà che hanno segnato la sua carriera: "Avevo tante squadre che mi volevano, mi parlavano Moggi, Capello e anche Totti mi chiamava ogni giorno per portarmi alla Roma. Ma scelsi l’Inter perché stavano costruendo una squadra con Ronaldo, Baggio e Pirlo. Sognavo di giocare con loro".

Anche il Chelsea provò a portarlo in Inghilterra, con Vialli che lo chiamò personalmente: "Pensavo fosse uno scherzo, invece era lui. Ma ormai avevo scelto l'Inter".

L'ex attaccante ha parlato del gruppo dell’Inter, raccontando di un rapporto speciale con Ronaldo, Pirlo e gli altri giovani, ma anche di discussioni con i veterani come Simeone e Baggio. "Ho fatto tanti errori da giovane, ogni volta che vedo Baggio mi scuso".

Per Ventola, Ronaldo rimane il miglior giocatore mai visto: "Era il primo a unire velocità e tecnica. Di oggi direi Messi, ma il calcio è anche istinto, Cristiano è più macchina, Messi è magia".

La sua carriera è stata segnata dai problemi fisici: "Ho subito nove operazioni. Già a 24 anni volevo smettere per problemi alla cartilagine. Il professor Steadman mi disse che avevo il 70% di possibilità di tornare. Rischiai, ma alla fine il corpo mi ha detto basta".

Oggi Ventola ha un ottimo rapporto con l’Inter e non si vede come allenatore: "Da giocatore sentivo già troppa pressione, non mi immagino a gestire uno spogliatoio".

Ventola ha scelto la sua squadra ideale per un’ipotetica partita di calcio a 5: "Toldo in porta, Materazzi in difesa, Seedorf e Pirlo a centrocampo, in attacco Enrico Chiesa". Per sfidarla, ha scelto invece alcuni giocatori di oggi: "Carnesecchi tra i pali, Bisseck in difesa, Barella e Lobotka a centrocampo, Thuram in attacco. Gli allenatori? Gigi Simoni che ricordo con affetto e dall'altra parte Gasperini".