
Da Bologna a Venezia, la rinascita di Radu. L'agente: "Può giocare titolare in Champions, ma..."
Dall'errore di Bologna ai miracoli col Venezia, che ha assistito alle sue prestazioni-monstre contro Atalanta e Napoli: un doppio 0-0 che ha riscattato Ionut Radu, a suon di parate, e ha aiutato l'Inter nella corsa-scudetto. Ai microfoni di GianlucaDimarzio.com interviene Federico Pastorello, agente del giocatore, che racconta la sua rinascita: "Quel periodo difficile è alle spalle. Sono convinto che tra qualche anno Radu giocherà titolare in Champions League. Ma senza escludere un futuro in Italia. Ha tutte le possibilità per diventare un grande portiere".
Si torna poi su quell'episodio che costò lo scudetto all'Inter, con Radu titolare al posto di Handanovic: "Una situazione come quella che ha vissuto nel 2022, contro il Bologna, può metterti in difficoltà. Si è preso le responsabilità. Ma credo che al tempo avesse anche un approccio diverso rispetto a oggi. L’opportunità di Venezia è nata in modo fortuito“. L’infortunio di Stankovic ha aperto a questa opportunità. Andrei (il secondo nome di Radu, ndr) è stato chiaro e mi ha detto ‘so cosa devo fare'. Radu è ambidestro, una qualità che cercano diversi club. Ha quel pizzico di follia necessario e tanta consapevolezza. Ma sono oggettivo: Andrei deve restare concentrato: cinque mesi non bastano per svoltare o giocare in Champions“.
L'attuale procuratore del portiere, ex nerazzurro, si sofferma anche su un paio di scelte sbagliate del suo assistito: "Dopo l'esperienza in Francia con l'Auxerre, probabilmente, avrebbe fatto meglio a cercare continuità. Poi non so se sia arrivata, o meno, un’opportunità di questo tipo. Fare il secondo portiere all’Inter è diverso che farlo al Bournemouth, con tutto il rispetto per il club chiaramente. Ma se sei giovane e reduce da un periodo difficile, la cura è nel giocare. Può restare al Venezia? Abbiamo firmato per sei mesi essendo un’opportunità arrivata negli ultimi giorni. Ora l’obiettivo è quello di dare continuità per raggiungere una salvezza miracolosa, ma ancora possibile“.







