
L'Inter di Francesco Acerbi e quell'acquisto da non sbagliare in estate
Nell'estate 2022 il 34enne Francesco Acerbi arrivava all'Inter in prestito con diritto di riscatto fissato a 4 milioni. Dire che arrivasse a fari spenti è un eufemismo, diciamo che al tempo era stato accolto come una soluzione di ripiego, percepita come un modo per coprire la casella lasciata libera dall'addio di Andrea Ranocchia dopo che si era parlato di altri possibili innesti poi non arrivati come quello di Nikola Milenkovic. Già in quella estate poi si iniziava a parlare con insistenza del possibile addio di Milan Skriniar, che sarebbe partito un anno e mille polemiche dopo.
Sono passati due anni e mezzo da allora e di tempo per convincere la nuova piazza che non fosse affatto un ripiego, Acerbi ce ne ha messo ben poco, risultando un pilastro per l'Inter di Inzaghi, che non ha caso ha benedetto il suo arrivo conoscendone le qualità dai tempi della Lazio.
Celebrare Acerbi non significa sminuire il fatto che dietro di lui ci sia un altro professore del ruolo come De Vrij, ma è chiaro che per i tifosi il centrale italiano sia considerato quasi come il certificato di garanzia che si possa andare a fare battaglia in un big match. L'Inter subisce gol e si distrae anche con Acerbi in campo, ma quando sta bene e all'orizzonte c'è una partita decisiva con un temuto centravanti da provare a fermare, è sotto gli occhi di tutti che Acerbi si esalti, forse stuzzicato dal voler dimostrare che anche a 37 anni sa come si fa, come pochi altri in giro.
Ecco, ci saranno molti altri difensori in circolazione ben più moderni e capaci di svolgere mille mansioni, ma quando si parla di marcatura vera e propria ancora oggi non sembra secondo poi a tanti in Italia. Anche con l'Atalanta ha avuto la meglio nel duello con Retegui e l'intervento su Samardzic è da manuale del difensore puro. Retegui a parte, gli esempi di attaccanti in grande forma che ha saputo detronizzare non mancano, da Lukaku ad Haaland.
La domanda è: che farà l'Inter con lui? Ancora non è dato saperlo. Il suo contratto scade nel 2026, ma sembra che sia presente una clausola per poter concludere anche la prossima estate il rapporto, anche se non è dato sapere entro quando l'Inter dovrà prendere la sua decisione. Stesso dilemma che riguarda anche De Vrij, il cui contratto invece scadrà a giugno.
Le riflessioni le lasciamo a chi dovrà decidere, che inevitabilmente dovrà tenere conto di quello che il campo ha detto quest'anno, dell'età e delle garanzie fisiche. Ma insomma, le voci che indipendentemente da tutto l'Inter in estate debba e voglia fare un innesto importante in quel ruolo, sono sempre più insistenti così come i nomi dei possibili candidati.
Candidati tutti talentuosi e futuribili, ma il ruolo del difensore centrale è uno di quelli più delicati dove andare a mettere mano, quindi l'Inter dovrà scegliere con cura, un po' come con grande intuizione ha fatto scegliendo l'allora sconosciuto Bisseck a suo tempo.
È vero, considerando che Acerbi ha 37 anni e con gli stop fisici che lo hanno rallentato in questa stagione, sarebbe da incoscienti non ragionare sul futuro. Da qui a giugno però sarà essenziale capire che effetto potrebbe avere sul rendimento difensivo nerazzurro l'uscita dell'arma segreta di Inzaghi e chi potrebbe raccoglierne l'eredità. Intanto Harry Kane è già finito nel mirino.







