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"Fuori concorso in Serie A", Dionigi esalta l'Inter nella lotta ScudettoTUTTO mercato WEB
Oggi alle 07:00News
di Daniele Najjar
per Linterista.it

"Fuori concorso in Serie A", Dionigi esalta l'Inter nella lotta Scudetto

L'allenatore Davide Dionigi ha rilasciato una intervista a "1 Football Club", programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, nel corso della quale ha parlato anche della lotta scudetto fra Napoli ed Inter.

Riguardo alla superiorità dei nerazzurri sulla squadra di Conte, il tecnico è d'accordo: "Sì, lo abbiamo sempre detto: Conte sta facendo un capolavoro e l'Inter, per il campionato italiano, è una squadra fuori concorso dal punto di vista degli uomini".

Dalla parte opposta il Napoli paga il rendimento dei propri attaccanti: "Oggi nel calcio c’è una tendenza generale a chiudersi con blocchi difensivi molto compatti, come ha fatto l’Italia con il 5-3-2" - ha spiegato - ", e questo rende la vita dell’attaccante sempre più difficile. Per questo motivo, bisognerebbe tornare a lavorare molto sull’attaccante dentro l’area di rigore e pensare meno al fraseggio lontano dalla porta. È lo stesso problema che riguarda i difensori: oggi si chiede loro di impostare prima ancora che di marcare, e poi magari non sanno difendere. Credo che serva fare un passo indietro, perché stiamo perdendo le caratteristiche che hanno contraddistinto il nostro calcio e che per anni ci hanno permesso di sfornare giocatori formidabili in tutti i ruoli".

Poi sulla delusione per il rendimento di Romelu Lukaku: "Lukaku è arrivato in ritardo e non è mai stato un bomber da 25-30 gol a stagione, la sua storia lo dimostra. Nonostante questo, è un giocatore fondamentale per il gioco di Conte. Quando Lukaku era con Conte, segnava 10-15-20 gol ed era ciò che serviva alla squadra. È un giocatore che, da quando è arrivato, ha fatto sbocciare il Napoli perché il gioco si basa molto su di lui. Non è uno stoccatore puro, non è un Inzaghi, per intenderci. È un attaccante diverso, che lavora molto per la squadra e fa tanto lavoro sporco. Quando un giocatore svolge quel tipo di lavoro, inevitabilmente perde un po’ di lucidità sotto porta, ma il suo compito è anche quello di creare spazi e occasioni per i compagni, per cui le polemiche sui pochi gol sono ingiuste".