
Lautaro: "Io sono il capitano, ma la squadra è la cosa più importante"
Nel suo racconto su "Arte in Lautaro", produzione originale di Inter Media House, Lautaro Martinez ha raccontato anche la vittoria del Mondiale e della fascia da capitano con l'Inter: "La vittoria del Mondiale fu una gioia bellissima, la coronazione per tutti i sacrifici che avevo fatto e che stavo continuando a fare visto che giocai con una caviglia distrutta, facendomi iniezioni continue per giocare. Già alla seconda gara non avevo più sensibilità alla caviglia.
A fine stagione non sapevo se operarmi. Io per l'Inter ho sempre dato tutto, anche cose che certe volte non si vedono (si commuove, ndr). Io arrivai a quel Mondiale perché non ho mai voluto saltare un allenamento o una partita della mia squadra. Mancare in Russia nel 2018 fu un colpo durissimo e arrivare in Qatar con quella caviglia non era quello che volevo".
Sulla fascia da capitano: "E' una cosa importante per tutti i campioni che l'hanno inossata in passato. Quando giocai la prima partita ero orgoglioso e felice, ma con la fascia o senza io sarei sempre lo stesso. Come capitano dico sempre di aver bisogno di tutti: la fascia la porto io ma la squadra è la cosa più importante, da quello più esperto al più giovane".







