
Il parrucchiere di Thuram: "Ama l'Inter, sta bene qui. Per lo Scudetto era fuori di sé"
"Antoine riusciresti a venire in Olanda?". "Arrivo". Inizia così il racconto di Antoine Zefrai, parrucchiere di fiducia di Marcus Thuram - tra gli altri -, ai microfoni di Gianlucadimarzio.com. "La sera prima della partita sono andato a Rotterdam da lui, doveva rifarle", spiega in merito alle treccine di Tikus nel nuovo look mostrato di recente.
Tra la gara d'andata al De Kuip degli ottavi di Champions e non solo: "Ci conosciamo dal suo primo anno da professionista al Guingamp, ora è un amico. È come appare, sempre solare e gentile - ha raccontato Zefrai -. Ha mantenuto la semplicità propria dei bambini. Gli piace la PlayStation, in particolare NBA2K, Wukong, Assassin’s Creed. Quando Marcus si appassiona un gioco, può usarlo per sei mesi ignorando tutti gli altri. Quando finisce una partita con l’Inter, la prima cosa che pensa è tornare a casa per giocarci...".
Una passione di Thuram? I film della Marvel: "Ha gadget ovunque in casa. Dai guanti di Thanos, alla tuta di Ironman e lo scudo di Capita America, il suo appartamento è arredato così". Quanto alle sue passioni culinarie: “Prende sempre pasta e gamberi al ristorante. Potrebbe mangiarli per sempre. Per questo io e Dembelé lo prendiamo in giro chiamandolo ‘pesce’". Ma in campo “è un’altra persona. Un professionista con in testa obiettivi precisi".
Sogni e obiettivi la Serie A e la Champions. E forse qualcosa in più: "L’anno scorso quando ha vinto lo scudetto non ha voluto un taglio particolare… Magari quest’anno se lo rivince gliene farò uno più particolare. Gliene parlerò".
Quanto al legame con i colori nerazzurri: "Marcus ama l’Inter, a Milano si trova benissimo. La scorsa settimana gli ho chiesto: ‘Non ti piacerebbe andare da qualche altra parte?'. 'No, sto bene qui'".
Un rapporto, quello con i nerazzurri, che parte da lontano: "Ricordo che al secondo anno al Gladbach, l’Inter venne per lui in Germania. Dissi subito a Marcus che si trattava di un grande club. Gli mandavo reel e TikTok dell’Inter, dei tifosi, dello stadio, gli parlavo di San Siro...era entusiasta di tutto".
Ma prima del trasferimento in nerazzurro ha dovuto superare un infortunio al ginocchio: "Lui è una persona molto positiva, sapeva che sarebbe tornato. Pensava: ‘Sono vivo, va tutto bene'". Scudetto? Per lui era come una missione. È stato il momento migliore della sua carriera. Quando ha vinto era fuori di sé", la chiosa a proposito del 20esimo tricolore della seconda stella.







