Inter, l'ex capo-ultrà accusa: "Rapporti diretti con Zanetti, spesso ci dava una mano..."

Andrea Beretta, ex capo-ultrà dell'Inter che è diventato collaboratore di giustizia nell'inchiesta Doppia Curva, dopo l'arresto per l'omicidio di Andrea Bellocco, ha vuotato il sacco davanti ai pm. Nelle dichiarazioni riportate dal Corriere della Sera, viene tirato in mezzo anche Javier Zanetti come interlocutore diretto della Curva Nord: "La persona che mi fidavo di più a livello umano con cui potevo intrattenere rapporti… Ci parlavo direttamente… Un bravissimo uomo… Non esaudiva sempre le richieste, ma ci dava una mano magari per la tifoseria…per fare entrare magari un certo tipo di coreografie… Parlava con Marotta, quella gente lì. O aiutava per farci avere il materiale dell’Accademia Inter, un settore giovanile che a fine stagione dismetteva palloni, felpe, tute, tutta merce di qualità, invece di andare al macero allora Zanetti me le faceva avere e io le regalavo ai ragazzi delle coreografie come merce di scambio per farli lavorare".

L'ex membro della CN risponde poi alle domande su Lukaku e Marotta: "L'appuntamento con Lukaku? L'anno che abbiamo vinto lo scudettoLukaku ha fatto fare questi orologi per tutta la squadra, i compagni, lo staff… e uno me l’ha regalato. A me e basta. Avevamo rapporti diretti, andai a prenderlo quando è arrivato…era nata una sorta di amicizia, poi gli avevo fatto fare anche il murales a San Siro. Marotta? Chuck (Matteo Norrito, un altro capo-ultrà) è andato da lui a dirgli di interfacciarsi direttamente con la tifoseria. Parlavamo a lui e non allo Slo (funzionario preposto per collegare club e tifosi, ndr) perché magari tende a non proporre a Marotta il vero problema, capito? Diventa fondamentale avere l’interlocuzione diretta".