
Stabile cresce in prestito all'Alcione: "Inter Under 23? Vediamo, ancora non so nulla"
Di recente il presidente dell'Inter, Giuseppe Marotta, ha ufficializzato la creazione dalla prossima stagione dell'Inter Under 23, cosa che potrebbe tramutarsi in un'occasione per i tanti giovani che si vogliono mettere in mostra fra la squadra Primavera ed i prestiti in altre squadre.
Fra di essi c'è Giacomo Stabile, difensore classe 2005 che quest'anno è in prestito all'Alcione Milano, dove si è imposto come titolare. Nel corso di un'intervista rilasciata a TuttoMercatoWeb ha parlato anche di questo e delle sue ambizioni per il futuro.
Come sta andando la tua stagione?
"Essendo scaramantico tocco ferro, ma per il momento sta andando tutto bene. Abbiamo avuto un periodo di partite più complicate dove abbiamo raccolto meno di quello che meritavamo di raccogliere. Però senza dubbio sia come squadra che a livello personale è un'annata positiva. Non ci aspettavamo di essere dentro ai playoff a questo punto della stagione ed io non mi aspettavo di fare le partite che ho fatto".
Cosa ti ha convinto a scegliere proprio l'Alcione Milano?
"Mi ha convinto la prima chiacchierata avuta con il direttore Matteo Mavilla. E' stata molto positiva perché ci sono voluti pochi minuti per farmi capire che venire qui fosse la cosa giusta da fare. Io già avevo parlato con il mio procuratore, che mi aveva parlato bene di lui e della società, quindi il primo incontro è durato poco ed ero già rimasto colpito in modo positivo dalle sue parole".
In cosa ti senti cresciuto maggiormente?
"Probabilmente mi sento cresciuto molto nell'aspetto mentale, psicologico, nella gestione di alcuni momenti della partita. Ed anche dei rapporti con i compagni. In Primavera la distanza d'età è di 1-2 anni l'uno dall'altro, in una prima squadra ti confronti con ragazzi invece di età differenti e devi capire in che modo rapportarti con uno piuttosto che con l'altro".
Sulle prime chiamate di Inzaghi in prima squadra: cosa hai provato?
"Sembra banale, ma è proprio così: era tutto un sogno, non realizzavo di essere lì per davvero. Ogni giorno tornavo a casa, mi fermavo e dicevo: ma è tutto vero? Una cosa talmente bella che se ci penso oggi mi sembra quasi non sia successa".
Com'era allenarsi con certi campioni? Qualche difensore ti ha rubato l'occhio?
"Era veramente assurdo. Io cercavo di imparare da ogni difensore, ogni minimo dettaglio, la postura del corpo. Le noti, ma poi ti rendi conto che sono cose sulle quali si fa fatica a lavorare. Uno può pensare che magari guardassi di più Acerbi, piuttosto che De Vrij o Bastoni, ma la verità è che cercavo di rubare qualcosa anche dai miei compagni della Primavera che venivano aggregati con me in prima squadra, tanto era alto il livello".
Augurandoti di giocare in prima squadra, ti chiedo se ti ha interessato il fatto che l'Inter abbia ufficializzato che formerà la squadra Under 23 dal prossimo anno?
"Penso che sia uno step importante per qualsiasi società, crea un collegamento molto più diretto fra la Primavera e la prima squadra. Poi per quanto riguarda me l'anno prossimo si vedrà, ancora non so nulla".
Come vedi l'Inter quest'anno, che al netto delle difficoltà è lì a lottare su 3 fronti?
"Non mi metto nella posizione di esprimere pareri entrando nel merito dal punto di vista tecnico o tattico, ma al massimo da tifoso. Sono interista da quando sono piccolo, quindi più vince l'Inter, più sono contento. Nonostante le difficoltà, l'Inter è riuscita a tenere botta nello scontro diretto con il Napoli ed è lì a lottare per tutto".
Mi sembri fiducioso comunque.
"Essendo interista spero sempre che l'Inter possa vincere più trofei possibili, ma sono fiducioso sì. Nonostante il grande numero di partite, l'Inter è una delle squadre più forti d'Europa".
Al tuo ex allenatore Chivu hai mandato un messaggio per questa avventura al Parma?
"Non ci siamo sentiti, ma sono davvero molto contento per lui e gli auguro di fare bene con il Parma. E' un bravissimo allenatore che mi ha insegnato tanto".
I tuoi prossimi obiettivi?
"Sono un po' scaramantico come dicevo, pensare giorno per giorno è la cosa migliore che si possa fare ed è quello che faccio. Ho un sogno e cerco di avvicinarmi sempre di più a realizzarlo, dipende tutto da me e spero sempre di realizzare questo sogno".







