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Zanetti su Moratti: "Due volte lo vidi infuriato. Ma che gioia la sera del Triplete"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 18 febbraio 2025, 09:45News
di Daniele Najjar
per Linterista.it

Zanetti su Moratti: "Due volte lo vidi infuriato. Ma che gioia la sera del Triplete"

Esattamente 30 anni fa Massimo Moratti acquistava l'Inter. Un legame a doppio filo che lo ricongiunse con la squadra che già fu di proprietà del padre Angelo. Javier Zanetti, vicepresidente nerazzurro di oggi, ha rilasciato una intervista al Corriere della Sera per parlare di lui. Ecco alcune delle sue parole.

Quando lo ha visto veramente felice?
"La sera del Triplete, nel 2010, a Madrid. Ci abbracciammo fortissimo senza dirci nulla. Sapevo che stava pensando anche al suo grande papà e a quanto potesse essere orgoglioso di lui. Ma lo vidi raggiante pure una settimana prima, a Siena, quando vincemmo lo scudetto nel giorno del suo compleanno, il 16 maggio. Ero fiero di aver potuto restituire qualcosa a un uomo che ci aveva dato ogni cosa e per il quale provo e proverò sempre eterna gratitudine".

Ma l’ha mai visto infuriato?
"Sì, dopo le eliminazioni in Champions con Liverpool e Manchester. E bisognava stare attenti anche a cavallo dei derby...".

Perché?
"Certe partite non si potevano perdere o giocare male. Il presidente non le digeriva facilmente".

Sul finire della sua gestione, Massimo Moratti ha definito Javier Zanetti “il mio Capitano”.
"Ne sono orgoglioso. Le sue parole hanno un grande peso nel mio cuore".

Nel lungo percorso nerazzurro, c’è qualcuno che le manca più di altri?
"Giacinto Facchetti! Ho nostalgia dei suoi racconti sulla Grande Inter, su ciò che doveva rappresentare la maglia nerazzurra, su come dovevamo comportarci, sempre. Una scuola di vita alla Pinetina".

Torniamo indietro di 30 anni, chi ricorda della sua prima Inter?
"Lo Zio Bergomi, poi Pagliuca, Paul Ince, Massimo Paganin e Winter. Senza dimenticare Roberto Carlos... Eravamo una bella coppia di terzini, vero? E c’era anche Ganz, che in una giornata particolarmente nevosa venne a prendermi in macchina, perché “non sei in grado di guidare” mi disse (ride)".

Il più forte compagno in nerazzurro?
"Ronaldo il Fenomeno, roba dell’altro mondo".

Zanetti, cos’è oggi l’Italia per lei?
"Sono stato adottato da questo meraviglioso Paese. I miei figli sono italiani e tifano con la maglia azzurra addosso. E mia moglie Paula dice sempre che “in Italia abbiamo trovato il nostro posto nel mondo". Ha ragione. Tutto questo grazie soprattutto a Moratti".