Calhanoglu: "Il nostro segreto è il gruppo. C'è un'Inter con Calha e una senza? Io cerco solo di..."
"È vero che esiste un’Inter con Calhanoglu e una senza?". Hakan Calhanoglu ha risposto alla domanda sulla sua importanza nella squadra nerazzurra nell'intervista al Corriere dello Sport: "Quando vado in campo cerco solo di giocare veloce, sviluppare la manovra in avanti, e penso sempre a come uscire dalle varie situazioni. Lavoro per dare una mano in fase di costruzione, creando opportunità per segnare. Ma devo ammettere che ciò che mi piace di più è difendere, fronteggiare un avversario, sfidarlo. Prima ero felice se riuscivo a segnare o a fare assist, mentre adesso godo nel lavorare per la squadra e nell’aiutare i miei compagni. In precedenza, non mi capitava di fare tanti contrasti o interventi in scivolata. Beh, adesso li adoro…".
Asllani può raccogliere il suo testimone come regista nell’Inter?
"Deve riuscirci. Per me, è come se fosse un fratello piccolo. Lo sto aiutando e devo dire che lui mi ascolta molto. Ha sicuramente diverse qualità, ma deve migliorare ed è il primo a saperlo. Anche perché se giochi per l’Inter, devi sempre dimostrare qualcosa. Sta imparando e noi siamo qui per aiutarlo. Sono sicuro che, dopo di me, sarà importante".
Qual è il segreto dell’Inter?
"Lo spogliatoio, il gruppo. Appena arrivato, ho scoperto che qui c’erano persone differenti. Ho avvertito subito il calore. La sensazione è di essere in famiglia. Il comfort è assoluto. E ognuno si sente importante. Per i nuovi arrivati le porte sono aperte: da parte di tutti c’è la disponibilità ad aiutare. Non è semplice costruire un ambiente del genere. Ma è questo che fa la differenza".