Cobolli Gigli: "Di Marotta ce n'è uno solo, la Juve ha sbagliato a lasciarlo andare"
A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Giovanni Cobolli Gigli, ex presidente della Juventus. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Dare priorità alle idee più che agli investimenti economici è la nuova linea filosofica della Juventus?
"È un concetto interessante. Stamattina ho letto di una riunione tra Giuntoli e i suoi collaboratori. Avrebbero ipotizzato di cedere Ildiz per puntare su Tonali, una mossa rivoluzionaria, soprattutto pensando al mercato di gennaio. Però, sinceramente, non so quanto questa idea sia realizzabile. Una squadra appena messa a posto dovrebbe mantenere una certa coerenza con il progetto del tecnico. Poi, bisogna sempre passare al vaglio del Consiglio d’Amministrazione, considerando che la Juventus è una società quotata in borsa. Manca una rappresentanza chiara dell’alta dirigenza, figure che prendano decisioni e se ne assumano la responsabilità. Se gli acquisti sono sbagliati, chi ne risponde è il presidente o l’amministratore delegato, non solo il tecnico. Serve una leadership più incisiva. Manca un po’ il manico”.
La Juventus deve trarre spunto dall’Inter, dove Marotta ha avuto un ruolo centrale nella gestione della società?
“Certamente, ma di Marotta ne esiste solo uno. Purtroppo, è stata una scelta sbagliata lasciar andare Marotta. Era un professionista di classe, con capacità tecniche e manageriali straordinarie. Non so se Giuntoli sia in grado di arrivare ad un così alto livello, ma essendo la Juventus una società quotata, deve rispettare regole più restrittive rispetto a molte altre realtà."