L'Inter non può prescindere dal turnover: Inzaghi è riuscito nel suo intento e i risultati gli danno ragione
In Champions League non si può prescindere dal turnover. L'ha fatto capire senza troppi giri di parole Alessandro Bastoni, nell'intervista a Libero pubblicata oggi: "È impossibile giocare sempre. Ci abbiamo messo un po’ a capire il le rotazioni ma ci siamo arrivati". Questo sistema ha portato l'Inter al sesto posto in Champions (-2 dal Barca secondo in solitaria) e a -3 dall'Atalanta prima con una partita in meno.
La gestione delle energie è stata fondamentale fino a questo momento: nelle partite europee Simone Inzaghi ha sempre cambiato almeno 5 giocatori nella formazione titolare rispetto alle uscite in campionato (nell'ultima col Leverkusen, nelle precedenti anche di più).
"Chi contesta il turnover scientifico perché i titolari devono giocare di più? Impensabile, anche perché non è umano riuscire ad essere sempre al 100% a livello nervoso", spiega Bastoni. L'Inter si è abituata alle rotazioni: tutti coinvolti e nessuno lasciato indietro, ogni pedina diventa indispensabile.
Ora non si parlerà di Champions fino a fine gennaio ma subentrano Coppa Italia e soprattutto la Supercoppa in Arabia: il piano di Inzaghi non cambierà perché il sistema del turnover è diventato imprescindibile.