Thuram già a 10 gol, l'ex tecnico Cartier: "Decisivo fin da ragazzo. Psg? Può aspettare"
Una doppietta ed un assist: prima che si cominciasse a parlare di calo anche per lui, Marcus Thuram è tornato immediatamente a fare quel che sa fare meglio, contro il Verona, portando il proprio bottino in questo inizio di stagione a 10 gol e 6 assist fra campionato e Champions.
In esclusiva per la redazione de L'Interista è intervenuto per parlare di lui il suo ex allenatore ai tempi del Sochaux, Albert Cartier: ai tempi Tikus veniva schierato ancora come esterno d'attacco.
Thuram contro il Verona è stato devastante. Che ne pensa della sua crescita quest'anno?
"Il primo pensiero che mi viene da dire su Marcus è che uno come lui per squadre come Verona, Parma e Udinese risulta inarrestabile. La sua crescita passa anche da gol pesanti e sono curioso di vedere se si confermerà anche nei big match contro squadre come Milan, Juventus e Napoli o in Champions, come aveva fatto lo scorso anno".
Perché in Francia non segna più, mentre all'Inter si esalta?
"L'impressione è che Marcus quando gioca con l'Inter si senta come se fosse a casa sua. In Nazionale invece, se mi passi la metafora, è come se fosse ancora in albergo".
Con lei non era ancora un numero 9. Si aspettava che diventasse un bomber così?
"Beh, al di là del ruolo posso dire una cosa che mi ricordo molto bene: Marcus fin da ragazzo amava essere decisivo. E questa qualità la sta facendo maturare sempre di più".
Pensa che a fine anno squadre come il PSG proveranno a comprarlo? A che livello può arrivare?
"Prima di andare al PSG la cosa che deve fare Marcus è di pensare ad entrare fra i migliori attaccanti al mondo e fra i migliori di questo decennio, è sulla strada per farlo. In questo modo, sia che resti dov'è, sia che vada al PSG lo farà per essere numero uno".