Facchetti: "L'Inter è inattaccabile. Lite Lautaro-tifoso? Ha le sue ragioni, speriamo torni al 100%"
Intervenuto sulle frequenze di Radio Nerazzurra, Gianfelice Facchetti, figlio dello storico Giacinto, ha fornito un suo punto di vista personale sulla mutazione dell'Inter campione d'Italia in carica rispetto allo scorso anno. Con un avvio a rilento, giocatori scompensati a livello fisico e alcuni punti lasciati per strada in campionato, ma non solo, nonostante disti un solo punto dal Napoli capolista e in Champions si trovi al quinto posto con 10 punti.
"Sicuramente quella di quest'anno rispetto all'anno scorso è stato più difficile. Dopo una stagione molto impegnativa, in estate tanti giocatori sono stati impegnati con le Nazionali, una preparazione a singhiozzo per qualcuno, qualcuno che è entrato in condizione più tardi e una squadra che l'anno scorso aveva fatto della difesa il suo punto di forza quest'anno ha lasciato qualcosa agli altri. In qualche partita e scontro diretto. Ma direi che si è corsi ai ripari e stiamo vedendo da qualche partita l'Inter tornata a difendere bene, con la porta inviolata. Manca un po' di concretezza in attacco, questa è una differenza, è mancato un colpo vincente in partite dove avremmo stra meritato, come con Napoli e Juventus. Però l'Inter è lì e io dico che non si potrà che migliorare, perché se le premesse sono queste, quando tutti saranno in condizione la squadra potrà raccogliere quanto seminato. Perché da questo punto di vista è inattaccabile".
Qualche malumore c'è stato, il campionato è impegnativo e gli avversari si sono rinforzati. Mentre la Champions League è logorante con questa nuova formula, più gli impegni con le Nazionali. Ma l'Inter vorrebbe vincere tutto...
"Una squadra del genere non deve e non può prefissarsi un unico obiettivo, semplicemente perché la concorrenza è tanta e agguerrita. Semplicemente bisogna fare il meglio che si può per restare lì fino al rush finale e potersela giocare con tutte le proprie armi in mano. Questo è quello che l'Inter deve fare. Quello che dici è vero, ma il super girone della Champions e gli impegni di Nazionale sono temi che toccano tutte le grandi squadre. Devo dire che rispetto al passato l'Inter è meno sudamericana, 20 anni fa c'era una diaspora con le pause nazionali. In questo caso siamo molto più italiani ed europei, quindi c'è questo tipo di coinvolgimento per i nostri giocatori perché sono forti, ma almeno non c'è la traversata transoceanica".
Sulla risposta piccata di Lautaro a un tifoso? Cosa ne pensi?
"Evidentemente questa osservazione non è arrivata solo da un tifoso sui social, magari quel tifoso ha esposto qualche considerazione che è arrivata anche da dentro. Non lo so, in ogni caso Lautaro ha le sue ragioni. Sappiamo che quest'anno ha anticipato il rientro dalle vacanze perché c'era l'infortunio di Taremi, anche di questo gli va dato atto. Sappiamo anche che un giocatore argentino, prima di rinunciare alla Nazionale, si fa tagliare una gamba. Speriamo che questa cosa, che è sfiancante, che magari poteva lasciar stare...gli dia energia positiva. Poi a un attaccante basta poco per riaccendersi e ritrovare la condizione. Che questa sia un'occasione per accorciare e non dilatare il rientro in condizione al 100% di Lautaro Martinez".