Un’Inter da caso scientifico: perché spreca così tanto? Arsenal e Napoli vero crocevia dell’anno
A questo punto chiameranno gli Smithsonian della serie tv Bones, con microscopi e scanner per analizzare l’anomalia scientifica in natura rappresentata dall’Inter 2024-25, quantomeno di inizio stagione: no perché non è umanamente possibile sprecare così tante occasioni in una partita, ripetutamente, e poi andare in psicanalisi negli ultimi 10 minuti e rischiare il pareggio o peggio. A questo punto, accaduto anche contro il Venezia - o dovremmo dire ‘perfino’ con tutto il rispetto - non è più un caso. E come potrebbe esserlo, essendo successo in ben 10 partite su 14 in stagione, praticamente escluse solo Lecce, Atalanta (entrambe ad agosto), Stella Rossa ed Empoli. Trovare il gioco e costruire rimane la cosa più difficile nel calcio, e su quello l’Inter non ha problemi, e nessuna come lei in Italia, nemmeno Atalanta e Lazio, le uniche altre due con una manovra paragonabile per capacità di costruzione. Per questo stupisce ancora di più dove l’Inter invece è manchevole, ovvero quella mancanza di saggezza nella gestione dei finali, qualcosa che daresti per scontato in una squadra fresca di titolo e ottenuto come ha fatto l’Inter. Un’Inter a cui manca la ferocia di concretizzare, perdendosi in un passaggio o una rifiinitura di troppo, cercando sempre l’esecuzione impeccabile, e che allo stesso tempo va nel panico negli ultimi minuti.
Vediamo adesso cosa sarà in quello che è il vero e proprio crocevia dell’anno. Perché non si può certo parlare di qualcosa di decisivo per una competizione già ai primi di novembre, ma la doppietta Arsenal e Napoli in cinque giorni è uno snodo che l’Inter non rivivrà almeno fino alla fase a eliminazione diretta. Perché è un crocevia oltre agli evidenti motivi?
L’Arsenal lo è perché per come ha impostato la Champions, all’Inter basta non perdere per sentirsi agli Ottavi di Finale diretti, sapendo poi di potersi permettere una sconfitta tra Lipsia, Monaco, Bayer Leverkusen e Sparta Praga. E il Napoli ovviamente perché vincere o pareggiare cambierebbe poco, ma perdere significherebbe il rischio di accettare intimamente l’idea di rimettere il titolo.
Le scelte contro il Venezia sembrano presupporre un turnover contro l’Arsenal, e bisogna stare molto attenti perché perdere vorrebbe dire sprecare il pareggio ottenuto a Manchester. Contro il Napoli sai che arriverà una squadra asserragliata che vorrà attirarti nella sua metà campo per poi colpirti in contropiede. La scoppola contro l’Atalanta significa che Antonio Conte porterà una squadra ancora pù attenta e agguerrita. Al netto anche della stanchezza post-Arsenal, avrà l’Inter energie sufficienti per sviluppare il suo solito gioco generoso, o vista l’importanza di non perdere sarà meglio privilegiare la scaltrezza?