Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloternanaturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / inter / News
Lucescu ricorda: "All’Inter mi dimisi ma Moratti volle pagarmi lo stipendio fino alla fine"TUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
martedì 17 settembre 2024, 13:40News
di Antonino Sergi
per Linterista.it

Lucescu ricorda: "All’Inter mi dimisi ma Moratti volle pagarmi lo stipendio fino alla fine"

Lunga intervista ai microfoni del Corriere dello Sport per Mircea Lucescu che ha parlato così della sua esperienza all'Inter. "Firmai con l’Inter e fecero l’errore di dire pubblicamente che a fine anno sarebbe arrivato Marcello Lippi. Ti puoi immaginare i calciatori: tutti volevano giocare, una baraonda, poi si infortunarono Ronaldo, Simeone e Zamorano e io quando capii che sarebbe stato un delirio andai dal presidente e gli dissi che mi sarei dimesso. Ebbene, lui si rese conto delle mie difficoltà e volle a tutti i costi pagarmi ugualmente e per intero il mio ingaggio. Davvero si dimostrò una grandissima persona. Fammi dire un’altra cosa che sento molto: dove sono finiti quei meravigliosi rapporti umani con i presidenti di allora?

E ti aggiungo anche i calciatori. Presidenti e calciatori erano l’anima della squadra. Ora con i fondi non sai nemmeno chi sono i presidenti. È come se il calcio avesse perso l’anima, ecco. Moratti, Agnelli, Berlusconi, le grandi famiglie lo hanno abbandonato, hanno dovuto via via abbandonarlo. E guardate che lo stesso discorso vale per le bandiere: Maldini, Del Piero, Totti, Antognoni, prima la gente si identificava con loro, era una meraviglia, uno spettacolo. E ora? Non le resta che legarsi alla storia e ai colori, è la filosofia del calcio di oggi, ma di sicuro era molto più bello prima".