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Candreva: "L'Inter è la squadra più forte, in ogni reparto. Mi incuriosisce la Juventus"TUTTO mercato WEB
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
mercoledì 4 settembre 2024, 11:52News
di Marta Bonfiglio
per Linterista.it

Candreva: "L'Inter è la squadra più forte, in ogni reparto. Mi incuriosisce la Juventus"

A quasi 38 anni Antonio Candreva non ha nessuna intenzione di appendere gli scarpini al chiodo. Terminato il contratto con la Salernitana, il giocatore attende una chiamata mentre continua ad allenarsi da solo: "Ho passato l’estate come fossi in ritiro. Mi sono allenato con un preparatore. Ora lo faccio a Milano. Chiaro che toccare il pallone da solo è diverso da fare un allenamento in gruppo. Non sono abituato a stare in attesa. Mi manca la quotidianità, lo spogliatoio, i tifosi, l’avversario. Ma il fuoco dentro è acceso. Il calcio è la mia vita. Sono convinto di poter dare molto. Non ho staccato il cervello. Il  gps dice che vado come uno di 28 anni, non come uno di quasi 38", racconta Candreva a La Gazzetta dello Sport.

Cosa cerca? 

"Un club che mi stimi e che mi stimola". 

In che ruolo si vede oggi in campo. Lei ha giocato dappertutto. Mezzala, trequartista, esterno, attaccante. 

"Al centro del gioco. A disposizione dei compagni. Amo giocare per loro e fare la giocata". 

Dove abita?

"Milano, City Life. Nella Milano nerazzurra. Moglie milanese. Da romano, mi sono adattato". 

Stregato dall’Inter… Insomma. Come la vede? 

"Come la squadra da battere. Ha dimostrato di essere più forte. Ed è più forte in tutto. Ma è un campionato molto avvincente. Equilibrato. Mai come quest’anno sono cambiati tanti allenatori in partenza. Ben 13. E quindi significa portare concetti e metodi nuovi". 

Chi la incuriosisce? 

"Beh, tanto la Juve (dove Candreva ha giocato ndr) di Thiago Motta col quale ho avuto il piacere di giocare in Nazionale, un Mondiale. Al Bologna ha fatto vedere grandi cose. Ma pure il Milan di Fonseca, anche se ha cominciato non benissimo". 

E l’Atalanta? Ormai tutti dicono che, sotto sotto, punta allo scudetto.

"Se questa squadra ha fatto fuori tutte le avversarie di Europa League, vincendola, qualcosa vorrà dire. Ha fatto una stagione straordinaria. Può rifarla". 

Lei ha giocato le stagioni migliori alla Lazio. Ha puntato su Baroni. Favorevole? 

"Se l’è guadagnata. Con risultati e umiltà. Il suo lavoro va visto alla fine". 

Chi sono gli allenatori che mette nel suo podio dopo 20 anni di carriera ad alto livello?

"Parlo anche a livello umano, non solo tecnico: Reja, avuto alla Lazio, Conte all’Inter e Pioli alla Lazio. Per la Nazionale dico Prandelli che mi ha dato molta fiducia e mi ha fatto fare un Mondiale nel 2014 in Brasile". 

C’è un calciatore di oggi in cui rivede il Candreva degli anni d’oro?

"Forse Chiesa, quando ama giocare facendo forte la fascia in un 4-4-2 o in un 4-3-3".

Negli ultimi campionati ha lottato per la salvezza e non per lo scudetto. Come vede la lotta per restare in paradiso e cosa occorre per rimanere in A?

"Un gruppo di uomini. Che si forma conoscendosi, anche a tavola. Oggi si parla meno. Io sono poco social, molto antico. E poi serve partire bene e giocare con tranquillità. Sarà anche quella una lotta avvincente". 

Lei adesso come si sente e cosa sogna ancora?

"Mi sento felice perché ho una bella famiglia, ma sogno di fare un ultimo giro di campo insieme ai miei figli. Glielo ripeto: il calcio è la mia vita".