Spalletti, come non sfruttare il capolavoro di Inzaghi. Martinez day, Buchanan cambia il mercato

Eppure sembrava così semplice. La spedizione dell’Italia agli Europei è stata un disastro. Più dell’eliminazione agli ottavi, pesano le modalità: l’assoluta mancanza di idee e di voglia, la costante confusione tattica, l’impossibilità di crederci. Più dei limiti del gruppo, caratteriali prima ancora che tecnici vista la completa assenza di leader, le responsabilità sin troppo evidenti di Luciano Spalletti. 

Chissà se per orgoglio, per presunzione, per difficoltà ad adottare soluzioni poco conosciute, perché il ko di Acerbi lo ha mandato in tilt. Il perché non si sa, di fatto il ct ha evitato quella che sembrava la soluzione più ovvia, specie col poco tempo a disposizione: prendi la squadra più forte, che peraltro gioca col sistema più adottato in A, sfrutta il blocco e sostituisci con i giocatori di altre squadre. 

È stato il manuale perfetto sul come non sfruttare il capolavoro di Simone Inzaghi, che aveva apparecchiato il tavolo per un’Ital-Inter divertente. Il tutto, corredato da qualche allusione non simpatica alla poca attenzione mentale di alcuni giocatori. È stato anche, un utile promemoria di quanto il lavoro del tecnico piacentino, che si appresta a rinnovare il proprio contratto, sia tutto fuorché da considerare scontato.

Arriviamo al mercato. Josep Martinez dal Genoa è cosa fatta, in giornata il portiere spagnolo arriverà a Milano e domani sosterrà le visite mediche di rito. La notizia peggiore arriva dagli Stati Uniti, dove Tajon Buchanan ha rimediato la frattura della tibia, che lo terrà fuori almeno fino a gennaio. Zero voglia di richiamare Cuadrado, ma il ko dell’esterno canadese inevitabilmente costringe la dirigenza a valutare nuovi innesti sulle fasce. Nelle prossime ore, peraltro, si attende una sorta di resa dei conti con gli agenti di Dumfries, che potrebbe rinnovare.