Considerazioni sparse sul weekend di Serie A
Ci sono tre squadre a punteggio pieno. Nel weekend in cui pareggia l'Inter e perde la Lazio, proseguono nel cammino fatto di soli successi Roma, Milan e Napoli.
Tre storie diverse. Ma oggi chi sembra un passo avanti rispetto alle altre è il Milan di Stefano Pioli: nel giorno del ritorno con gol di Zlatan Ibrahimovic, i rossoneri hanno imposto ritmo e gioco contro la Lazio ben prima dell'ingresso dello svedese. È finita 2-0, ma il risultato poteva essere anche più rotondo. Sarri a fine partita ha ammesso che tra i suoi non ha funzionato quasi nulla e il merito è soprattutto di un Milan prima aggrresivo e poi maturo, che ha impedito a Luis Alberto e Milinkovic di entrare in partita e ha imposto il suo ritmo.
Il Milan la partita l'ha dominata. La continuità non è mai dettaglio da sottovalutare ma di questi tempi fa ancor più la differenza, specialmente se sei reduce da una stagione di grande crescita.
Decisamente diversa la partita dell'Olimpico, la più bella della domenica. Nell'ultima mezz'ora poteva finire in qualsiasi modo ed è finita col tiro a giro di El Shaarawy. Che ha fatto esplodere l'Olimpico, che ha punito oltremodo un bellissimo Sassuolo. La squadra di Dionisi non è già più quella di De Zerbi e col suo gioco in verticale - grazie a Berardi, a Boga e a uno Scamacca che ha le stimmate del grande centravanti - ha più volte chiamato agli straordinari Rui Patricio (finalmente - dopo anni - un portiere all'altezza dei giallorossi...).
Ancora diversa la vittoria del Napoli, arrivata al termine di una partita decisamente meno divertente. Successo meritato dei partenopei, un 2-1 in rimonta frutto di tre errori individuali, figlio anche di una Juventus che dopo il momentaneo vantaggio non ha proposto nulla più di una squadra arroccata nella sua metà campo per difendere lo 0-1. Troppo poco. Non è bastato, e infatti il Napoli senza frenesia ha poi fatto sua la partita.
Il primo pareggio dell'Inter di Inzaghi non sembra onestamente un segnale d'allarme, anche se il doppio vantaggio andava gestito meglio.
La seconda vittoria consecutiva della Fiorentina di Italiano aggiunge invece conferme al fatto che il passo indietro di Gattuso, e la virata sull'attuale allenatore, possa rivelarsi la più grande fortuna della gestione Commisso. Atalanta imprecisa, ingenua sugli episodi e Terracciano tra i migliori, d'accordo: ma da quanto tempo non si vedeva una Fiorentina così ben organizzata?
Infine, occhio a chi sta già valutando il cambio di allenatore. A Salerno il pesante ko contro il Torino ha portato la dirigenza granata a stilare un primo casting se la situazione dovesse precipitare. E lo stesso sta accadendo a Cagliari, con Giulini e Capozucca per nulla soddisfatti dell'inizio di stagione di Leonardo Semplici. Quest'anno i primi esoneri potrebbero iniziare a fioccare prima del solito...