Motta: "Mai stato vicino al Milan". Juventus a San Siro: chi al posto di Vlahovic?
La Juventus, dopo la pausa per le nazionali, è attesa dal big match contro il Milan. Thiago Motta ha grande emergenza visto che mancheranno sette giocatori. Il tecnico italo brasiliano confermerà il classico 4-2-3-1: in porta ci sarà Di Gregorio. In difesa viste le tante assenze saranno confermati da destra verso sinistra Savona, Gatti, Kalulu e Cambiaso, mentre in panchina ci saranno solamente Danilo e Rouhi. A centrocampo si ripartirà da Manuel Locatelli e Khéphren Thuram. Entrambi si sono ormai guadagnati il posto da titolare. Sulla trequarti sulla destra ci sarà Francisco Conceicao, in mezzo spazio a Teun Koopmeiners, mentre sulla sinistra toccherà a Kenan Yildiz.
In attacco vista la pesante assenza di Dusan Vlahovic, Thiago Motta si affiderà a Timothy Weah. L’americano sembra essere quello con le qualità maggiori per poter agire come falso 9, infatti, il tecnico italo brasiliano lo ha già provato più volte in questo ruolo. Mentre in panchina l’unica soluzione offensiva da apportare a gara in corso sarà Mbangula.
Le parole di Thiago Motta in conferenza alla vigilia di Milan-Juventus:
"Come ho visto la squadra? Quelli rimasti molto bene. Abbiamo fatto allenamenti individualizzati e una partita con l’Under 17. Quelli che sono rientrati stanno molto bene e siamo determinati a fare una grande partita".
C'è qualcuno che può essere simile a Vlahovic?
"Tutti i miei giocatori hanno caratteristiche diverse, al di là degli attaccanti centrali o dei centrocampisti. Questo è interessante perché ci dà alternative, soluzioni diverse, sarà così anche domani. Dusan non farà parte del gruppo, come Gleison, Nico, Arek, Douglas, Cabal e Adzic. Tutti gli altri disponibili per iniziare o entrare a gara in corso e aiutare la squadra".
Come sta Vlahovic? Cosa pensa delle dichiarazioni del serbo?
"Non so ancora se può rientrare con l'Aston Villa, sicuramente non ci sarà domani. Speriamo di averlo il prima possibile. Ho fiducia nei mie giocatori, sanno cosa dobbiamo fare. Penso che lo faranno, sia in fase difensiva che offensiva. Siamo tutti d'accordo, è un obbligo e non un'opzione".
Gli scontri diretti saranno determinanti?
"Non ho dubbi che continueremo e daremo qualcosa in più, sempre. Non ho nessun dubbio che lo faremo come abbiamo fatto finora. Domani è una bellissima partita da giocare, tutti vogliono essere in campo. I giocatori che ci possono essere daranno il massimo, mi dispiace per chi non c'è ora per infortunio. Stanno cercando di recuperare al massimo per tornare in gruppo e con la squadra. Tutti vogliono giocarla. Domani entriamo in campo per fare la nostra partita".
È preoccupato per tutte queste assenze? Su Nico e Douglas?
"Stanno impiegando il tempo che ci vuole per restare con la squadra. Lo staff medico e i giocatori stanno dando il massimo per tornare a disposizione. Io sono concentrato sulla partita di domani".
Domani può essere una prova di maturità?
"È una partita dove tutti dobbiamo dare qualcosa in più. Mi dispiace tantissimo per Juan. Tutti gli altri li recupereremo prima. Juan e Gleison staranno fuori tanto tempo e noi dobbiamo dare sempre qualcosa in più".
Come mai non stanno più giocando Fagioli e McKennie?
"Perché gli altri stanno facendo molto meglio, stanno meglio ed è per questo che giocano. Anche gli altri in panchina sono importanti. Si gioca per 95' minuti. Quando sono entrati hanno aiutato la squadra. 90 o 15 minuti, tutti devono essere decisivi. Loca e Khéphren stanno bene, Fagio e Wes devono aiutare. O se iniziano devono far sì che la squadra funzioni nel modo giusto".
Come cambierà il vostro modo di attaccare?
"Gli infortuni fanno parte del gioco. Adesso è toccato anche a Dusan. Giocheremo la nostra partita attaccando insieme e difendendo insieme. Dobbiamo cercare di portare la partita dalla nostra parte e non dove conviene al Milan, che sta molto bene e che ha un allenatore molto preparato. Cercheremo di mettere in pratica ciò che ci conviene. Andiamo in avanti e facciamo le cose in modo giusto".
Si immagina qualche sorpresa in campionato? Chi è il Sinner della sua Juve?
"Molto equilibrato e questo fa bene a noi e al pubblico. Dobbiamo provare a continuare tutti così. Noi dobbiamo provare a fare più risultati positivi possibili. Sinner? Non mi piace fare paragoni. Sinner è Sinner. Sinner è un fenomeno del tennis e dello sport. Tantissimi ragazzi che stanno facendo bene, non fa bene a nessuno fare paragoni. Abbiamo tantissimi giocatori forti, ambizioni, cultura del lavoro, responsabilità. Dobbiamo continuare. E speriamo che Sinner continui a fare una carriera eccezionale".
Cosa pensa del Milan?
"È una squadra molto forte in transizione. Dobbiamo fare molto attenzione a questo che sia Leao, Morata, Loftus-Cheek, Pulisic. A livello collettivo dobbiamo capire le situazioni di gioco, quando ricompattarci e non lasciare spazi o profondità. Come sempre. Non facciamo una difesa individuale, poi succede durante la partita, ma devi avere sempre l'aiuto del compagno e della squadra nell'affrontare l'individualità".
Ci racconta la crescita di Weah?
"Mi piace tutto in questo momento tutto quello che fa. Mi piace tantissimo che faccia gol. Per loro è molto importante. È un giocatore molto interessante, perchè da tantissime alternative. È generoso e responsabile. Capisce quello di cui ha bisogno la squadra, le consegne, quello che diamo durante la partita. Siamo contenti che sia con noi e deve continuare così. Sia dall'inizio che a partita in corso".
Si aspettava questo rendimento di Kalulu?
"La cosa più importante è che lui ha sempre voluto venire. Dal primo giorno si è messo a disposizione del gruppo. Lui è capace di coprire tante posizioni in difesa, perchè è disponibile e generoso. E' intelligente, disponibile, generoso, anche leader a suo modo. Parla poco, ma parla in modo giusto, con il tono giusto quando lo fa, cercando di costruire, aiutare, siamo molto contenti di avere lui nel gruppo. Deve continuare a lavorare nella stessa maniera. Non deve cambiare niente, aiutare la squadra. E' uno di quelli in squadra che giocando tanto riesce a mantenere il livello durante tutte le partite, e non è facile, fisicamente e mentalmente. Soprattutto mentalmente, e non è facile. Per questo gioca in una squadra di altissimo livello come la Juventus".
Domanda Tmw - Vista l’emergenza sia in attacco che in difesa ci sarà qualche giocatore della NG o dell’under 20 che si allenerà in pianta stabile con voi?
“Vediamo stiamo analizzando, stiamo cercando la possibilità di avere giocatori che possono stare con la prima squadra, sempre nell’ambito del merito. Non portare un giocatore giusto, ma portarlo perché ne abbiamo bisogno. Portare un ragazzo del settore giovanile che si merita di essere nella prima squadra, penso che sia un bene per lui, ma anche per la Juventus che è quello che vogliamo. È il merito, non sarebbe giusto e nemmeno interessante portare un ragazzo giusto per portarlo perché in questo momento abbiamo bisogno. Portare un ragazzo perché lavora molto bene, si merita di venire in prima squadra e che serva anche di esempio, agli altri che possono venire e che possono avere la possibilità di seguire questa squadra qua. È la prima cosa che noi guardiamo e chiediamo ed è sempre la stessa, l’atteggiamento del giocatore”.
Conosceva il pensiero di Vlahovic? Vi siete parlati?
"Abbiamo parlato, siamo d'accordo. Ed è la cosa importante. Corriamo tutti, attacchiamo tutti insieme e difendiamo tutti insieme. Si va nella stessa direzione. Ho fiducia in tutti i miei giocatori, compreso Dusan".
È stato vicino al Milan? La partita si giocherà sulle fasce?
"Mai stato vicino al Milan. Le fasce sono molto importanti, ma anche noi siamo forti. Sappiamo la loro forza, ma anche nel cuore del gioco è importante quel dominio lì. Hanno giocatori che lo fanno molto bene. Fofana, Reijnders, Loftus. Punto di forza che dà equilibrio alla squadra. Per poter portare la partita dove conviene a noi".