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Hellas Verona, Harroui e il gol vittoria alla Roma: "Il più importante della mia carriera"
Adbou Harroui, centrocampista dell'Hellas Verona, ha rilasciato un'intervista a L'Arena distribuita stamani in edicola, dopo il gol decisivo segnato domenica scorsa e che ha permesso alla sua squadra di battere 3-2 la Roma. Riparte proprio da lì: "In quel momento non puoi pensare. Sì, è stato il gol più importante della mia carriera. Oggi che sono passati alcuni giorni, lo guardo e lo riguardo. Mai avevo segnato un gol da tre punti. Mio, decisivo".
Quindi parla anche dei compagni di squadra: "Tengstedt ha segnato una rete bellissima, lui poi calcia benissimo con entrambi i piedi. Ma è tutta la squadra che ha giocato una grande partita". E sull'espulsione di Livramento Rocha, dice: "Non l'ho vista così netta, forse era arancione. Mi dispiace per lui, sul mio gol ha fatto una grandissima giocata". La testa è a domenica sera ma proiettata pure alla prossima: "Come tutti, penso già alla Fiorentina. Ma il premio di MVP l'ho subito messo a casa. Non potevo chiedere di meglio per il rientro dopo l'infortunio".
Torna quindi sul lungo stop: "Dedico il gol a mia moglie Zara. Lei, come compagni di squadra e staff, mi ha sostenuto durante le tante settimane di rieducazione". Spazio poi anche a qualche commento sui compagni di squadra: "Duda, Serdar e Suslov li avevo già affrontati da avversari lo scorso anno, ricordo di aver notato la loro caratura già dal primo allenamento. E tra i giovani senza dubbio Belhayane". Conclude poi: "Tutta la squadra si deve impegnare a difendere meglio, davanti però abbiamo grandi potenzialità e sono sicuro che cresceremo ancora".
Quindi parla anche dei compagni di squadra: "Tengstedt ha segnato una rete bellissima, lui poi calcia benissimo con entrambi i piedi. Ma è tutta la squadra che ha giocato una grande partita". E sull'espulsione di Livramento Rocha, dice: "Non l'ho vista così netta, forse era arancione. Mi dispiace per lui, sul mio gol ha fatto una grandissima giocata". La testa è a domenica sera ma proiettata pure alla prossima: "Come tutti, penso già alla Fiorentina. Ma il premio di MVP l'ho subito messo a casa. Non potevo chiedere di meglio per il rientro dopo l'infortunio".
Torna quindi sul lungo stop: "Dedico il gol a mia moglie Zara. Lei, come compagni di squadra e staff, mi ha sostenuto durante le tante settimane di rieducazione". Spazio poi anche a qualche commento sui compagni di squadra: "Duda, Serdar e Suslov li avevo già affrontati da avversari lo scorso anno, ricordo di aver notato la loro caratura già dal primo allenamento. E tra i giovani senza dubbio Belhayane". Conclude poi: "Tutta la squadra si deve impegnare a difendere meglio, davanti però abbiamo grandi potenzialità e sono sicuro che cresceremo ancora".
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