
Genoa, Pinamonti: "Vieira ha portato una mentalità diversa. La Nazionale è un obiettivo"
Ha voglia di andare in Nazionale? "Certo, assolutamente sì, non potrei non aver voglia". Parla così a Cronache di Spogliatoio Andrea Pinamonti, attaccante del Genoa, che spiega quanto sia importante per lui vestire in futuro la maglia dell'Italia: "È un mio obiettivo e farò in modo il più possibile per cercare di raggiungerlo".
Si aspetta una chiamata a marzo?
"Abbiamo un finale di campionato molto impegnativo, il nostro obiettivo è la salvezza, cercherò di fare più gol possibili e poi quel che sarà, sarà".
Cosa vi ha portato Vieira?
"Tanti punti sicuramente. Ha portato una mentalità diversa, molto aperta. Con lui puoi avere un grande rapporto e puoi parlare di qualsiasi cosa. Poi un po' di serenità, che era un momento in cui ne avevamo bisogno. È uno che scherza molto, anche io non pensavo all'inizio. Ho ricordi di quando era giocatore, è molto serio quando si lavora, ma ha sempre il sorriso in faccia nei tempi morti".
Qual è l'idea di calcio di Pinamonti?
"Giocherei molto offensivo, da attaccante mi piace avere più persone intorno a me. Se un domani farò l'allenatore, metterei in condizioni l'attaccante di avere più possibilità possibili. Poi bisogna pensare anche alla fase difensiva, ognuno ha il suo modo di vedere il calcio".
Clicca qui per leggere tutta l'intervista ad Andrea Pinamonti.
Si aspetta una chiamata a marzo?
"Abbiamo un finale di campionato molto impegnativo, il nostro obiettivo è la salvezza, cercherò di fare più gol possibili e poi quel che sarà, sarà".
Cosa vi ha portato Vieira?
"Tanti punti sicuramente. Ha portato una mentalità diversa, molto aperta. Con lui puoi avere un grande rapporto e puoi parlare di qualsiasi cosa. Poi un po' di serenità, che era un momento in cui ne avevamo bisogno. È uno che scherza molto, anche io non pensavo all'inizio. Ho ricordi di quando era giocatore, è molto serio quando si lavora, ma ha sempre il sorriso in faccia nei tempi morti".
Qual è l'idea di calcio di Pinamonti?
"Giocherei molto offensivo, da attaccante mi piace avere più persone intorno a me. Se un domani farò l'allenatore, metterei in condizioni l'attaccante di avere più possibilità possibili. Poi bisogna pensare anche alla fase difensiva, ognuno ha il suo modo di vedere il calcio".
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