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Genoa, senza bomber ci pensano i difensori centraliTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi
martedì 28 gennaio 2025, 11:30Copertina
di Redazione Genoa News 1893
per Genoanews1893.it

Genoa, senza bomber ci pensano i difensori centrali

Il Genoa ossequia il pronostico, regola all'inglese il derelitto Monza e chiude gennaio al decimo posto in coabitazione con Udinese e Toro. Sono distanti annI luce i tempi in cui il Grifo soffriva all'ultimo posto, e va detto che – di riffe o di raffe, spesso senza produrre un calcio scintillante – mister Vieira ha inferto una bella sterzata al campionato rossoblù.

Non battere una formazione così demoralizzata e sfilacciata come il fanalino di coda sarebbe stato come ricevere due punti di penalizzazione per mancato pagamento degli stipendi. I rossoblù risparmiano la preda brianzola per mezza partita, prima di ridurla alla resa. D'altronde, proprio in una gara da vincere a tutti i costi il  francese, dovendo pure rinunciare all'influenzato Zanoli, ha deciso di non rischiare unizialmente alcuno dei suoi convalescenti dirottando sulla fascia avanzata di destra Kassa, ancora acerbo per certi contesti e, perdippiù, tutto meno che un esterno. Con Pinamonti unica punta autentica, appare subito improbo suggellare il dominio pressoché assoluto (interrotto solo da un'incursione insidiosa del biancorosso Kyriakopoulos, palla di un soffio a lato) con qualche reale palla gol. Sul taccuino si può scrivere solo un'incornata, secca ma troppo centrale, di Pinamonti, deviata in coner dal portiere Turati prima del fattaccio accaduto appena dopo la mezz'ora. Certe gare si sbloccano anche su calcio fermo e quando lo stesso calciatore greco trattiene fallosamente Vasquez in piena area inducendo l'arbitro a indicare il dischetto, il più sembra fatto. Da dimenticare quello straccio bagnato che Pinamonti indirizza dagli undici metri, consentendo a Turati un glorioso intervento. Da quel momento sino all'intervallo si rammenta solo una volatona verso la porta ospite di Miretti (niente male la sua prestazione), sventata in extremis.

La ripresa si apre senza sostituzioni tra i rossoblù. Subito Miretti, di testa, timbra la traversa e c'è chi inizia a pensare ad un match stregato. Il Monza si fa vivo con D'Ambrosio, la cui inzuccata plana sulle manone di Leali, e forse l'episodio convince Vieira ad un primo ritocco: fuori Kassa, mai entrato in partita, e dentro, accolto da un boato, il neo-genoano Cornet, che dopo una paratona di Turati su velenoso rasoterra di Thorsby fuggito in contropiede, sciupa colpevolmente il tap-in. Corre il 57', e sarebbe stato il prodromo dello strameritato vantaggio, giunto all'ora di gioco grazie ad una punizione pennellata da destra di Martin verso il secondo palo, dove si avventa come un rapace De Winter, cogliendo di sorpresa la difesa brianzola. Una liberazione, la fine di un incubo. A quel punto, solo un pessimista cosmico non avrebbe scommesso sul successo del Grifone. Pallida, pressoché inesistente la reazione degli uomini dell'ex Bocchetti, rassegnati al peggio e svuotati mentalmente. Per la sicurezza si deve attendere il minuto '84, quando  Ekuban, che aveva sostituito un po' a sorpresa Pinamonti, offre a Cornet la palla per il traversone vincente, davvero riuscito alla perfezione: imperiosa inzuccata di Vasquez e tre punti in frigorifero. 

La morale è semplice: in mancanza di frombolieri, hanno provveduto i difensori centrali, letali in area avversaria. E verso la fine, De Winter, ancora con un'inzuccata, andrà vicinissimo al raddoppio personale.

Prima della chiusura, assaggio di match per i redivivi Ekhator e Vitinha, che si prenotano per Firenze assieme con l'ex Badelj. E gli uomini più attesi? Messias è rimasto in tuta e Balotelli è finito in tribuna, ma chi osa eccepire?

                           PIERLUIGI GAMBINO