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Frosinone, Greco: "Espulsione? Non c'entravo nulla, preso di mira sin dall'inizio"
Leandro Greco, allenatore del Frosinone, ha parlato in conferenza stampa al termine della sfida pareggiata per 1-1 sul campo della Juve Stabia. Queste le sue parole, riprese da TuttoFrosinone: "Stiamo peccando un po' negli ultimi metri. Nel primo tempo meritavamo il vantaggio avendo creato due-tre occasioni, ma poi siamo andati sotto su un episodio e questo dispiace perché poi i ragazzi hanno fatto una partita di qualità e di sacrificio, riprendendola in un ambiente a dir poco particolare e con un arbitraggio a dir poco discutibile. Non mi lamento mai, ma oggi ci sono state cose che non mi sono piaciute: sull'espulsione non c'entravo nulla, ma sono stato preso di mira sin dall'inizio. Questa squadra sta facendo punti e macinando prestazioni, quindi sono molto fiducioso: abbiamo un'identità e un modo di essere. Riprendere questa partita contro una squadra come la Juve Stabia non è scontato, ma dimostra che si hanno dei valori importanti e i meriti vanno a tutti i miei calciatori. La rissa nel finale? E' imbarazzante, c'è da vergognarsi: spero che intervenga chi di dovere. Da quando sono arrivato, viaggiamo alla media punti giusta: questa squadra ha carattere, ogni tanto ci sta di passare dei momenti meno brillanti ma io devo solamente ringraziare i giocatori. Sappiamo che ci aspetterà un 2025 molto complicato".
Sull'apporto dei subentrati: "Dico sempre che chi subentra è determinante. Un giocatore esperto come Partipilo era arrabbiato perché non giocava, l'ho visto ma quello che conta è ciò che trasmette. E' entrato e ha determinato la partita, questo è un messaggio bello per tutto il gruppo".
Sulla definizione di ambiente "particolare" a Castellammare: "Particolare perché non rispecchia i valori di questa città e perché situazioni che non c'entrano niente con il calcio vanno a sporcare l'ambiente. Sono stato molto tempo al Sud, ho giocato qui vicino. Ci sono dei valori bellissimi, un ambiente e una curva bellissima, ma il tutto è sporcato da atteggiamenti che non hanno nulla a che vedere con il calcio, è una cosa imbarazzante. Fosse successo a me, mi vergognerei".
Sull'apporto dei subentrati: "Dico sempre che chi subentra è determinante. Un giocatore esperto come Partipilo era arrabbiato perché non giocava, l'ho visto ma quello che conta è ciò che trasmette. E' entrato e ha determinato la partita, questo è un messaggio bello per tutto il gruppo".
Sulla definizione di ambiente "particolare" a Castellammare: "Particolare perché non rispecchia i valori di questa città e perché situazioni che non c'entrano niente con il calcio vanno a sporcare l'ambiente. Sono stato molto tempo al Sud, ho giocato qui vicino. Ci sono dei valori bellissimi, un ambiente e una curva bellissima, ma il tutto è sporcato da atteggiamenti che non hanno nulla a che vedere con il calcio, è una cosa imbarazzante. Fosse successo a me, mi vergognerei".
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