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TMW - Freitas: "Inter, Taremi non è Lukaku. Fiorentina, Beltran non è peggio di Retegui"
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Carlos Freitas, ospite ai nostri microfoni
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Carlos Freitas, ex direttore sportivo portoghese tra le altre di Fiorentina e Sporting CP, ha parlato a "A tutto mercato minuto per minuto", trasmissione in collaborazione tra TMW e Radio Sportiva, iniziando dal mercato del Benfica: "Hanno fatto investimenti ambiziosi, significa che vogliono lottare per continuare a vincere in patria ed essere protagonisti in Europa. Vogliono permettere ai giovani di integrarsi con calciatori già affermati".
Come valuta l'operazione Cabral?
"È dovuta alla cessione di Gonçalo Ramos. Chi tratta con il Benfica si rende conto che negli ultimi anni ha venduto Darwin Nunez, Joao Felix, Enzo Fernandez e ora l'attaccante portoghese... Chi conosce arriva in una posizione ambiziosa, sa che può trovare quello che chiede a livello economico".
Il Benfica vede in Cabral qualcosa che la Fiorentina non riesce a vedere?
"Direi che è nota la difficoltà di segnare in Italia, soprattutto per chi arriva 7° o 8°. In Portogallo, soprattutto se giochi nelle prime quattro, è più facile segnare, un attaccante può fare tra i 15 e i 20 gol. Evidentemente il campionato italiano è più difficile per i centravanti".
L'Inter pensa a Taremi. Potrebbe far fare il salto di qualità ai nerazzurri?
"È un po' atipico perché può giocare aperto a sinistra, dietro le punte, molto intelligente nel trovarsi gli spazi e capisce il gioco, prima ancora di essere calciatore. Non corre a caso, anticipa i movimenti dei compagni ed è molto tecnico. Ha lo stesso peso che ha Azmoun per la sua Nazionale, Taremi è preparato per qualsiasi sfida. Non è assolutamente come Lukaku".
Quanto conosce Beltran e soprattutto cosa riuscirà a fare in Italia?
"È molto interessante, ha uno stile che ricorda Lisandro Lopez. È esploso nell'ultimo anno, se non gli si dà la marcatura può essere un problema sa fare pressing e può fare benissimo in qualsiasi squadra. Lui e Retegui sono simili, ma non credo che Retegui sia superiore...".
Che cosa farà in futuro?
"Adesso prendo un po' di tempo, sono tornato a fare anche il consulente in tv e aspetto una nuova opportunità, magari all'estero. L'Italia è qualcosa che ha sempre un fascino molto particolare, mi piace la gente, il Paese e l'ambiente calcistico. Vedremo se avrò un'opportunità".
Come valuta l'operazione Cabral?
"È dovuta alla cessione di Gonçalo Ramos. Chi tratta con il Benfica si rende conto che negli ultimi anni ha venduto Darwin Nunez, Joao Felix, Enzo Fernandez e ora l'attaccante portoghese... Chi conosce arriva in una posizione ambiziosa, sa che può trovare quello che chiede a livello economico".
Il Benfica vede in Cabral qualcosa che la Fiorentina non riesce a vedere?
"Direi che è nota la difficoltà di segnare in Italia, soprattutto per chi arriva 7° o 8°. In Portogallo, soprattutto se giochi nelle prime quattro, è più facile segnare, un attaccante può fare tra i 15 e i 20 gol. Evidentemente il campionato italiano è più difficile per i centravanti".
L'Inter pensa a Taremi. Potrebbe far fare il salto di qualità ai nerazzurri?
"È un po' atipico perché può giocare aperto a sinistra, dietro le punte, molto intelligente nel trovarsi gli spazi e capisce il gioco, prima ancora di essere calciatore. Non corre a caso, anticipa i movimenti dei compagni ed è molto tecnico. Ha lo stesso peso che ha Azmoun per la sua Nazionale, Taremi è preparato per qualsiasi sfida. Non è assolutamente come Lukaku".
Quanto conosce Beltran e soprattutto cosa riuscirà a fare in Italia?
"È molto interessante, ha uno stile che ricorda Lisandro Lopez. È esploso nell'ultimo anno, se non gli si dà la marcatura può essere un problema sa fare pressing e può fare benissimo in qualsiasi squadra. Lui e Retegui sono simili, ma non credo che Retegui sia superiore...".
Che cosa farà in futuro?
"Adesso prendo un po' di tempo, sono tornato a fare anche il consulente in tv e aspetto una nuova opportunità, magari all'estero. L'Italia è qualcosa che ha sempre un fascino molto particolare, mi piace la gente, il Paese e l'ambiente calcistico. Vedremo se avrò un'opportunità".
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