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Juve contestata dai tifosi, Motta: "Nel calcio da 25 anni, ho visto di tutto e rispetto le opinioni"
“Nel nostro mestiere l’allenatore è sempre messo in discussione, da quando firma il contratto”. Thiago Motta, allenatore della Juventus, ha parlato ampiamente delle voci sul suo futuro nella conferenza stampa alla vigilia della gara con la Fiorentina: “Io per primo metto sempre in discussione il mio lavoro, la cosa più importante è mantenere la calma ed essere lucidi, per analizzare in maniera oggettiva cosa abbiamo fatto bene e cosa possiamo migliorare. Finora abbiamo fatto tante cose molto bene, altre le possiamo fare molto meglio. La comunicazione con la società è continua e costante, in più questa settimana ripeto, mi ha fatto molto piacere la vicinanza della proprietà. Però sono il primo a mettere in discussione il mio lavoro”.
In che modo la proprietà le è stata vicina o l’ha rassicurata? E cosa considera offensivo o sbagliato di quello che è stato detto di lei?
“Non rispondo alla prima domanda. La seconda, sinceramente: guardo poco quello che si dice fuori e rispetto tutte le opinioni. Rispetto i giudizi e le analisi, io come ho detto prima con calma ed essendo molto lucido penso ad analizzare la nostra realtà oggi, la nostra attualità, le cose che possiamo fare per affrontare la Fiorentina. Con l’Atalanta abbiamo giocato con una grande squadra e anche noi abbiamo sbagliato molte cose, dopo quattro minuti abbiamo concesso il primo contropiede a una squadra che sapevamo avrebbe giocato sui nostri errori”.
Continua la contestazione dei tifosi, il più grosso rammarico è aver perso questo rapporto di empatia con i sostenitori?
“Sono in questo gioco più o meno da 25 anni, ho visto di tutto. Rispetto tutte le opinioni e soprattutto quelle dei tifosi che vengono allo stadio per vincere la sua squadra. Alla fine sta a noi, mancano trenta punti, di fare il nostro lavoro al massimo per ottenere il miglior risultato possibile e cambiare partita dopo partita questa situazione che oggi è una realtà. Nel nostro stadio l’ambiente è particolare, giusto o meno non sta a me dirlo, ma devo rispettare le opinioni. Dobbiamo fare noi stessi lavorare per fare qualcosa in più e arrivare a fine campionato raggiungendo il nostro obiettivo".
La conferenza stampa di Thiago Motta.
In che modo la proprietà le è stata vicina o l’ha rassicurata? E cosa considera offensivo o sbagliato di quello che è stato detto di lei?
“Non rispondo alla prima domanda. La seconda, sinceramente: guardo poco quello che si dice fuori e rispetto tutte le opinioni. Rispetto i giudizi e le analisi, io come ho detto prima con calma ed essendo molto lucido penso ad analizzare la nostra realtà oggi, la nostra attualità, le cose che possiamo fare per affrontare la Fiorentina. Con l’Atalanta abbiamo giocato con una grande squadra e anche noi abbiamo sbagliato molte cose, dopo quattro minuti abbiamo concesso il primo contropiede a una squadra che sapevamo avrebbe giocato sui nostri errori”.
Continua la contestazione dei tifosi, il più grosso rammarico è aver perso questo rapporto di empatia con i sostenitori?
“Sono in questo gioco più o meno da 25 anni, ho visto di tutto. Rispetto tutte le opinioni e soprattutto quelle dei tifosi che vengono allo stadio per vincere la sua squadra. Alla fine sta a noi, mancano trenta punti, di fare il nostro lavoro al massimo per ottenere il miglior risultato possibile e cambiare partita dopo partita questa situazione che oggi è una realtà. Nel nostro stadio l’ambiente è particolare, giusto o meno non sta a me dirlo, ma devo rispettare le opinioni. Dobbiamo fare noi stessi lavorare per fare qualcosa in più e arrivare a fine campionato raggiungendo il nostro obiettivo".
La conferenza stampa di Thiago Motta.
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