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C'è ancora il graffio del Grifone sul torneo di Viareggio. Altra impresa di mister Ruotolo col Genoa
C’è ancora il graffio del Grifone sul torneo di Viareggio. Come non accadeva dal 2007 (data dell’ultimo trionfo del Genoa nella Coppa Carnevale) e come già avvenuto in passato per i rossoblù nel lontano 1965, anno del primo storico trionfo nella manifestazione. Per riportare l’ambito trofeo in Liguria è servita la mano di Gennaro Ruotolo, che in soli quattro anni ha ottenuto il suo terzo titolo alla guida degli Under-18 del Genoa: dopo gli scudetti del 2020/21 e quello della scorsa stagione, è infatti arrivato il prestigioso riconoscimento della Viareggio Cup sotto gli occhi, peraltro, di Patrick Vieira, del ds rossoblù Ottolini e del club manager Marco Rossi.
Quanti meriti
Una soddisfazione particolare per il tecnico, osannato da tutta la squadra al termine del successo per 1-0 sulla Fiorentina arrivato grazie al sigillo al 28’ di Marconi. Ma i meriti, del resto, ci sono tutti: se Lorenzo Colonnese (figlio d’arte doc) è stato eletto Golden Boy del torneo, se il titolo di miglior portiere della competizione è andato a Pietro Baccelli e quello "Mauro Bellugi" quale miglior difensore a Mamedi Doucoure è stato merito suo e del roccioso 3-5-1-1 che ha fatto le fortune in tutta la manifestazione. E nonostante un avvio incerto nel Viareggio (il Grifone si è qualificato al secondo posto nel girone ed ha avuto la meglio agli ottavi di finale solo ai calci di rigore contro la Rappresentativa di Serie D), alla fine le qualità sono venute fuori.
Un valore immenso
Quelle, ad esempio, di Spicuglia e Mendolia in attacco ma anche di Doucouré in difesa, praticamente insuperabile. Ecco perché, a fine gara, l’allenatore non è riuscito a contenere tutta la sua gioia: “Vincere questo trofeo ha un valore immenso. Era un torneo importante, faccio i complimenti ai miei ragazzi che hanno fatto tanti sacrifici. Se lo sono meritato. Sicuramente è una bella soddisfazione vedere giocare e festeggiare così i nostri giocatori. Non era facile per la Fiorentina affrontarci perché volevamo far capire ai nostri avversari che noi volevamo portare a casa il trofeo”. E adesso l’obiettivo è quello di vincere ancora. Di smettere di trionfare, del resto, Ruotolo non ha alcuna voglia.
Quanti meriti
Una soddisfazione particolare per il tecnico, osannato da tutta la squadra al termine del successo per 1-0 sulla Fiorentina arrivato grazie al sigillo al 28’ di Marconi. Ma i meriti, del resto, ci sono tutti: se Lorenzo Colonnese (figlio d’arte doc) è stato eletto Golden Boy del torneo, se il titolo di miglior portiere della competizione è andato a Pietro Baccelli e quello "Mauro Bellugi" quale miglior difensore a Mamedi Doucoure è stato merito suo e del roccioso 3-5-1-1 che ha fatto le fortune in tutta la manifestazione. E nonostante un avvio incerto nel Viareggio (il Grifone si è qualificato al secondo posto nel girone ed ha avuto la meglio agli ottavi di finale solo ai calci di rigore contro la Rappresentativa di Serie D), alla fine le qualità sono venute fuori.
Un valore immenso
Quelle, ad esempio, di Spicuglia e Mendolia in attacco ma anche di Doucouré in difesa, praticamente insuperabile. Ecco perché, a fine gara, l’allenatore non è riuscito a contenere tutta la sua gioia: “Vincere questo trofeo ha un valore immenso. Era un torneo importante, faccio i complimenti ai miei ragazzi che hanno fatto tanti sacrifici. Se lo sono meritato. Sicuramente è una bella soddisfazione vedere giocare e festeggiare così i nostri giocatori. Non era facile per la Fiorentina affrontarci perché volevamo far capire ai nostri avversari che noi volevamo portare a casa il trofeo”. E adesso l’obiettivo è quello di vincere ancora. Di smettere di trionfare, del resto, Ruotolo non ha alcuna voglia.
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