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Fiorentina, Palladino: "Non possiamo prendere sempre uno schiaffo per reagire"
La Fiorentina esce sconfitta dalla trasferta di Atene nella gara d'andata degli ottavi di finale di Conference League. Il 3-2 finale a favore del Panathinaikos lascia comunque aperte le speranze di qualificazione per i viola, che potranno contare sul match di ritorno al Franchi per ribaltare il risultato. Al termine della partita, il tecnico Raffaele Palladino ha analizzato la prestazione della sua squadra ai microfoni di Sky Sport, evidenziando luci e ombre della serata greca.
È più soddisfatto per la reazione avuta o più deluso per quel secondo tempo dove forse si doveva fare di più?
"Tutte e due le cose, perché comunque credo che abbiamo fatto un buon primo tempo nonostante l'approccio non sia stato ovviamente quello che volevamo. Abbiamo preso due gol, poi c'è stata una grande reazione della squadra, comunque abbiamo messo in difficoltà gli avversari, siamo andati sul 2-2, poi c'è stato il gol annullato. E poi inspiegabilmente c'è stato questo secondo tempo, di nuovo l'approccio sbagliato che ci ha portato a subire questo terzo gol."
Cosa è successo nella ripresa?
"Sono davvero dispiaciuto perché i ragazzi erano i primi nello spogliatoio a tenerci e voler fare meglio anche del primo tempo. Ci siamo un po' innervositi, probabilmente perché loro comunque perdevano un po' di tempo, ci siamo fatti trascinare dalla partita. Ovviamente non deve essere una scusante, non è un alibi, però vedevo i ragazzi che si sono un po' innervositi nel secondo tempo e abbiamo giocato meno sicuramente del primo. Però non è finita perché c'è il ritorno e ho visto la squadra delusa ma carica, quindi sono vogliosi di ribaltare questo risultato."
In vista del ritorno, che corde toccherà per far capire ai ragazzi che quel secondo tempo non si può ripetere, che l'approccio nel primo tempo non si può ripetere?
"Io ho già parlato alla squadra, a fine gara di solito non lo faccio mai, ma era doveroso farlo. Ho detto semplicemente due cose: che bisogna migliorare sicuramente gli approcci alle partite perché non può essere che ogni volta dobbiamo prendere prima uno schiaffo per poi reagire. È successo già troppe volte, è successo oggi sia nel primo che nel secondo tempo e non può accadere, non può accadere più e questo ci serve da esperienza."
La sua squadra alterna prestazioni eccellenti ad altre meno brillanti. Ha trovato una spiegazione a questi alti e bassi? È più una questione tattica, di atteggiamento o di giocatori?
"Io dico sempre che in questo momento della stagione bisogna alzare il livello. Sono d'accordo con l'analisi, sinceramente sto cercando di trovare la chiave giusta per migliorare questo aspetto, perché tante cose le abbiamo messe a posto, adesso la squadra si esprime meglio, sicuramente anche con questo sistema di gioco. Tante cose le abbiamo sistemate, adesso bisogna mettere a posto questa cosa qua, non credo che dipenda da un aspetto tecnico-tattico, dipende anche da come si entra in campo, con che mentalità, con che violenza, con che ardore."
Come pensa di risolvere questo problema?
"Soprattutto sapevamo di venire in uno stadio caldo, non possiamo prendere prima uno schiaffo e poi reagire, però troppe volte è successo. Devo lavorare tanto sugli approcci gara. Fare questo lavoro è meraviglioso, anche per questo, perché devi cercare di trovare la chiave giusta e sto cercando in tutti i modi, con tutto me stesso per migliorare questo aspetto."
È più soddisfatto per la reazione avuta o più deluso per quel secondo tempo dove forse si doveva fare di più?
"Tutte e due le cose, perché comunque credo che abbiamo fatto un buon primo tempo nonostante l'approccio non sia stato ovviamente quello che volevamo. Abbiamo preso due gol, poi c'è stata una grande reazione della squadra, comunque abbiamo messo in difficoltà gli avversari, siamo andati sul 2-2, poi c'è stato il gol annullato. E poi inspiegabilmente c'è stato questo secondo tempo, di nuovo l'approccio sbagliato che ci ha portato a subire questo terzo gol."
Cosa è successo nella ripresa?
"Sono davvero dispiaciuto perché i ragazzi erano i primi nello spogliatoio a tenerci e voler fare meglio anche del primo tempo. Ci siamo un po' innervositi, probabilmente perché loro comunque perdevano un po' di tempo, ci siamo fatti trascinare dalla partita. Ovviamente non deve essere una scusante, non è un alibi, però vedevo i ragazzi che si sono un po' innervositi nel secondo tempo e abbiamo giocato meno sicuramente del primo. Però non è finita perché c'è il ritorno e ho visto la squadra delusa ma carica, quindi sono vogliosi di ribaltare questo risultato."
In vista del ritorno, che corde toccherà per far capire ai ragazzi che quel secondo tempo non si può ripetere, che l'approccio nel primo tempo non si può ripetere?
"Io ho già parlato alla squadra, a fine gara di solito non lo faccio mai, ma era doveroso farlo. Ho detto semplicemente due cose: che bisogna migliorare sicuramente gli approcci alle partite perché non può essere che ogni volta dobbiamo prendere prima uno schiaffo per poi reagire. È successo già troppe volte, è successo oggi sia nel primo che nel secondo tempo e non può accadere, non può accadere più e questo ci serve da esperienza."
La sua squadra alterna prestazioni eccellenti ad altre meno brillanti. Ha trovato una spiegazione a questi alti e bassi? È più una questione tattica, di atteggiamento o di giocatori?
"Io dico sempre che in questo momento della stagione bisogna alzare il livello. Sono d'accordo con l'analisi, sinceramente sto cercando di trovare la chiave giusta per migliorare questo aspetto, perché tante cose le abbiamo messe a posto, adesso la squadra si esprime meglio, sicuramente anche con questo sistema di gioco. Tante cose le abbiamo sistemate, adesso bisogna mettere a posto questa cosa qua, non credo che dipenda da un aspetto tecnico-tattico, dipende anche da come si entra in campo, con che mentalità, con che violenza, con che ardore."
Come pensa di risolvere questo problema?
"Soprattutto sapevamo di venire in uno stadio caldo, non possiamo prendere prima uno schiaffo e poi reagire, però troppe volte è successo. Devo lavorare tanto sugli approcci gara. Fare questo lavoro è meraviglioso, anche per questo, perché devi cercare di trovare la chiave giusta e sto cercando in tutti i modi, con tutto me stesso per migliorare questo aspetto."
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