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Retroscena Fiorentina: tra Tzimas e la svolta italiana, tentato il colpaccio Sudakov
Come in estate, la Fiorentina è stata la grande protagonista delle ultime ore di calciomercato. Dopo aver rimpiazzato in tempi rapidi Bove con l'arrivo dal Napoli di Folorunsho, il club gigliato nell'ultimo giorno utile ha ufficializzato Ndour e Zaniolo e poi, qualche ora più tardi, ha piazzato il colpo Nicolò Fagioli prelevato dalla Juventus per rinforzare un centrocampo che ora ha in dote tantissime alternative per mister Palladino.
E' una Fiorentina che ieri ha ufficialmente cambiato pelle: ha salutato i suoi esterni d'attacco (prima Ikoné, poi Kouamé e Sottil) per promuovere una squadra che d'ora in avanti giocherà sempre e comunque con due mezzepunte alle spalle di Moise Kean. Un'idea costruita strada facendo, nel corso di un mese di gennaio in cui gli obiettivi sono spesso cambiati.
Per non pochi giorni infatti in cima alla lista di Daniele Pradè c'era il nome di Luiz Henrique, ala destra brasiliana per la quale la Fiorentina s'è spinta anche oltre i 20 milioni di euro ma che alla fine ha lasciato il Botafogo per trasferirsi allo Zenit San Pietroburgo per oltre 30 milioni di euro. Poi c'è stata l'offerta per Stefanos Tzimas, professione centravanti: anche in questo caso, la proposta ha superato quota 20 milioni di euro tra soldi da destinare al PAOK Salonicco e altri da destinare al Norimberga. Tzimas però ha fatto altre scelte, ha preferito chiudere col Brighton e restare in Germania fino a fine stagione.
Da lì la svolta italiana: Ndour, Zaniolo e Fagioli dopo Folorunsho. Una svolta arrivata però non prima di aver sondato seriamente il terreno per tentare un altro colpaccio, per provare a mettere le mani su Georgiy Sudakov, talento classe 2002 dello Shakhtar Donetsk e della nazionale ucraina. Come per Luiz Henrique e per Tzimas, la Fiorentina era disposta a fare un investimento superiore ai 20 milioni di euro pur di portarlo a Firenze. Non sarebbe bastati: lo Shakhtar ne chiedeva almeno 30. E allora ecco la decisione di cambiare strategia, costruendo una Fiorentina che oggi più che mai sarà oggetto delle attenzioni del commissario tecnico Luciano Spalletti.
Nicolò Fagioli dalla Juventus alla Fiorentina, il comunicato finanziario del club bianconero
Juventus Football Club S.p.A. comunica di aver raggiunto un accordo con la società ACF Fiorentina per la cessione, a titolo temporaneo fino al 30 giugno 2025, dei diritti alle prestazioni sportive del calciatore Nicolò Fagioli a fronte di un corrispettivo di € 2,5 milioni, pagabili in due esercizi; tale accordo prevede oneri accessori pari a € 0,2 milioni.
Inoltre, l’accordo prevede:
• l’obbligo da parte della Fiorentina di acquisire a titolo definitivo le prestazioni sportive del giocatore al raggiungimento di determinati obiettivi sportivi nel corso della stagione sportiva 2024/2025.
• la facoltà da parte della Fiorentina di acquisire a titolo definitivo le prestazioni sportive del giocatore qualora detti obiettivi non fossero raggiunti.
Il corrispettivo pattuito per l’acquisizione definitiva, in entrambi i casi, è pari a € 13,5 milioni, pagabili in tre esercizi e potrà essere aumentato, nel corso della durata del contratto di prestazione sportiva con il calciatore, per un ammontare non superiore a € 2,5 milioni, al raggiungimento di determinati obiettivi sportivi.
E' una Fiorentina che ieri ha ufficialmente cambiato pelle: ha salutato i suoi esterni d'attacco (prima Ikoné, poi Kouamé e Sottil) per promuovere una squadra che d'ora in avanti giocherà sempre e comunque con due mezzepunte alle spalle di Moise Kean. Un'idea costruita strada facendo, nel corso di un mese di gennaio in cui gli obiettivi sono spesso cambiati.
Per non pochi giorni infatti in cima alla lista di Daniele Pradè c'era il nome di Luiz Henrique, ala destra brasiliana per la quale la Fiorentina s'è spinta anche oltre i 20 milioni di euro ma che alla fine ha lasciato il Botafogo per trasferirsi allo Zenit San Pietroburgo per oltre 30 milioni di euro. Poi c'è stata l'offerta per Stefanos Tzimas, professione centravanti: anche in questo caso, la proposta ha superato quota 20 milioni di euro tra soldi da destinare al PAOK Salonicco e altri da destinare al Norimberga. Tzimas però ha fatto altre scelte, ha preferito chiudere col Brighton e restare in Germania fino a fine stagione.
Da lì la svolta italiana: Ndour, Zaniolo e Fagioli dopo Folorunsho. Una svolta arrivata però non prima di aver sondato seriamente il terreno per tentare un altro colpaccio, per provare a mettere le mani su Georgiy Sudakov, talento classe 2002 dello Shakhtar Donetsk e della nazionale ucraina. Come per Luiz Henrique e per Tzimas, la Fiorentina era disposta a fare un investimento superiore ai 20 milioni di euro pur di portarlo a Firenze. Non sarebbe bastati: lo Shakhtar ne chiedeva almeno 30. E allora ecco la decisione di cambiare strategia, costruendo una Fiorentina che oggi più che mai sarà oggetto delle attenzioni del commissario tecnico Luciano Spalletti.
Nicolò Fagioli dalla Juventus alla Fiorentina, il comunicato finanziario del club bianconero
Juventus Football Club S.p.A. comunica di aver raggiunto un accordo con la società ACF Fiorentina per la cessione, a titolo temporaneo fino al 30 giugno 2025, dei diritti alle prestazioni sportive del calciatore Nicolò Fagioli a fronte di un corrispettivo di € 2,5 milioni, pagabili in due esercizi; tale accordo prevede oneri accessori pari a € 0,2 milioni.
Inoltre, l’accordo prevede:
• l’obbligo da parte della Fiorentina di acquisire a titolo definitivo le prestazioni sportive del giocatore al raggiungimento di determinati obiettivi sportivi nel corso della stagione sportiva 2024/2025.
• la facoltà da parte della Fiorentina di acquisire a titolo definitivo le prestazioni sportive del giocatore qualora detti obiettivi non fossero raggiunti.
Il corrispettivo pattuito per l’acquisizione definitiva, in entrambi i casi, è pari a € 13,5 milioni, pagabili in tre esercizi e potrà essere aumentato, nel corso della durata del contratto di prestazione sportiva con il calciatore, per un ammontare non superiore a € 2,5 milioni, al raggiungimento di determinati obiettivi sportivi.
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